Franchi: quale la trascrizione giusta?

L’autore dice: Dopo il mio scritto su “dilettanti” e “professionisti” (http://larucola.org/2017/03/16/e-piu-dilettante-il-dilettante-o-il-professionista/), relativo alle ricerche in ambito storico, ora propongo ai “professionisti” la rilettura di due trascrizioni di quanto scrisse Ademaro (989-1034) in “Historiae Francorum seu Chronici” relative all’origine dell’appellativo “Franchi”: una è del 1652 recuperata chissà come dall’Università di Toronto l’altra del 1897 usata come testo storico latino nei Licei francesi.

 

Trascrizione del 1652 (2)

La seguente trascrizione è la più antica e risale al 1652, il brano importante è il seguente “…insidijs ubi se receperant Alamanni, undique collocatis, de his tantam stragem ediderunt, ut pauci evaserint, qui usque ad internecionem deleti non fuerint. Quapropter Valentinianus imperator eos Francos appellavit, id est liberos & ab omni tributos immunes”. (tesero un agguato dove si erano ritirati gli Alemanni, ovunque erano, di questi causarono tanta strage affinché pochi sfuggissero, finché non furono sterminati. Per questo motivo l’imperatore Valentiniano li nominò Franchi, cioè liberi ( non giudicabili da tribunali romani) e svincolati da tutti i tributi (da tutte le tasse).

 

Trascrizione del 1897 (1)

J. Chavanon nel 1897 trascrive per lo stesso avvenimento questa frase: “Ejecerunte inde Alanos percusseruntque eos in ore gladii. Tunc appellavit eos Valentinianus imperator “Francos” attica lingua, hoc est feros a duricia vel audacia cordis eorum”.  (Cacciarono poi gli Alani e infierirono su questi con le spade in bocca. Allora l’imperatore Valentiniano li nominò Franchi nella lingua greca, questo è (significa) valoroso per la durezza e l’audacia del cuore di loro). In pratica furono detti Franchi – usando un termine greco –(ανδρειος, ma perché mai greco se i Franchi parlavano solo il germanico?)  semplicemente un bel complimento per il loro coraggio, ma senza alcun valore concreto.

 

La domanda ai “professionisti”

Trascrivere è ricopiare fedelmente un testo (letteralmente translitterare). Domanda: quale delle due è più vicina a una trascrizione e quale una interpretazione soggettiva? La domanda rivolta ai “professionisti” non è di poco conto, perché dare credito a una piuttosto che a un’altra, ebbene, può significare che la storia sia stata “orientata”.

 

Analizziamo

Nella versione più antica gli sconfitti sono gli Alamanni (germanici) e al termine Franco si dà il significato di persona affrancata dai tributi.

Nella versione di fine Ottocento il termine Alamanno diventa Alano e i Franchi, anziché liberi, diventano valorosi.

Quale delle due versioni è quella giusta?

Che interesse c’era nel Seicento a scrivere Alemanni piuttosto che un altro popolo? O a far figurare i Franchi esentasse, a distanza di secoli?

Che interesse c’era a fine Ottocento a far figurare sconfitti gli Alani (invece degli Alamanni) e far figurare i vincitori come valorosi? In questa versione qualche sospetto arriva … la ragion di stato bismarckiana intende germanizzare i Franchi (3) per cui questi non possono massacrare i “fratelli” Alamanni, quindi via Alamanno e dentro Alano (i Sarmati poi Cosacchi del Don); poi serve una figura non legata al diritto romano, quindi via affrancati e dentro valorosi. Perché l’aggettivo “valorosi” consente ai filologi germanici di scrivere che il nome tribale dei Franchi in una indefinita lingua nordica era in origine “Frakkr” cioè i valorosi, che poi cambia immediatamente in Frank, e anche di significato da valoroso a libero.

 

Considerazione finale

Se viene ritenuta più logica ed attendibile, ovvero giusta la versione seicentesca che offre una spiegazione coerente ancora oggi con il significato di franco (esentasse) e quando venne conferito l’affrancamento significava un notevolissimo vantaggio fiscale, tanto importante da rendere l’aggettivo più importante del nome gentilizio (Salui, Osismi, Cenomani, Senoni) sarebbe da rivisitare tutta la storia dell’alto medioevo: una faticaccia, soprattutto per chi l’ha avallata fino a oggi. Se viene invece ritenuta vera la versione ottocentesca, del gratificante aggettivo “valorosi” che poi cambia immediatamente anche di significato da frakkr a frank e da valoroso a libero … allora, cari miei i Franchi sono tedeschi  e va tutto bene madama la Marchesa….

 

 

Note

(1) Cfr. “Collection de testes pour servir a l’étude et a l’einsegnement de l’histoire- ADEMAR DE CHABANNES CHRONIQUE- publiè dapres les manuscripts par Jules  CHAVANON Archiviste. -Alphonse Picard et fils PARIS 1897 (scan della Biblioteca dell’università di Toronto accessibile su Google Books)

(2) Cfr. “HISTORIAE FRANCORUM seu chronici Ademari Engolismiensis monachi S. Martialis Lemovicensis. EPITOME- PARISIIS Apud Ludovicum Chamhoudry- MDCLII- (scan della Biblioteca dell’università di Toronto accessibile su Google Books)

(3) Cfr. The “political” masterpiece of Otto von Bismarck: Charlemagne, emperor of Germanic ethnicity

The romantic nationalism of Karl Freiherr vom Stein, sponsor of MGH, at the root of the historical culture of the Second Reich produced the “Germanised” history of the Early Middle Ages. -M.Arduino disponibile su www.Academia.edu

24 marzo 2017

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