Ho visto

  di Adriano Accorsi   Ho visto uomini lungo un alveo.   Il sudore le lacrime e il sangue di quegli uomini affluivano all’alveo e si mutavano in oro che scorreva.   Ma, per loro, soltanto poche gocce per vivere.   E ho visto altri gettarsi su quell’oro per farne lingotti e godersi la vita.  

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Non portava le mutanne

di Cisirino   Era ‘na donna vèlla, su la trindina, co’ ‘n corpu che parìa scurpitu. ‘Nzomma, ‘na po’ po’ de signurina che ‘gni occhju d’omu avrìa curpitu.   Ma su de essa c’era ‘na dicirìa e, sotto sotto, lo discorre è granne, l’atre donne, mormorenne, dicìa… che essa non portava le mutanne!   Un ghjornu ‘na commà’ più sfacciata …

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Pierferdinuotando

di Enzo Nardi   Pierferdinuotando Casini (Nando in latino significa nuotando e chi meglio di un democristiano nuota sott’acqua pronto ad azzannare come un barracuda la povera orata, orfana di madre e di padre?), ospite l’altra sera di Dietlinde Gruber Sinistren Delicatessen detta Lilli, sembrava un incrocio tra il brutto Beppe Severgnini e il bel Claudio Baglioni. Abbronzato come Carlo …

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Gino Campetella

di Lucia De Luca   Buio in sala, il brusio del pubblico che lentamente scema mentre le prime note musicali accompagnano il sipario che si apre… gli attori sul palcoscenico che ammaliano gli occhi e incantano gli animi. Ah, la magia del Teatro! Il più delle volte, però, dimentichiamo che non solo gli attori o il regista fanno sì che …

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A quest’ora

di Buongarzoni d. Mario   A quest’ora anche il cielo non conosce più inganni. Le nuvole rincasano. E’ conclusa la loro giornata. Rari i passanti mentre la pioggia a gocce a gocce s’apre un passaggio verso la terra. Anche le parole non servono più. Son diventate vane. Vive soltanto in me un passato che non ritorna più.  

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Lu sarda martì

Da una ricerca di Giovanni Ginobili     Un gioco d’altri tempi era il “salta Martino”. Si prendeva mezzo guscio di noce; intorno, nella parte più stretta, veniva avvolto per due volte un filo.   Poi, nella parte aperta del guscio, tra i due fili s’infilava un pezzo di fiammifero di legno che veniva girato in modo che tendesse a …

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Sgarbi e lo stato dell’arte contemporanea

Da Belforte del Chienti, servizio di Paolo Ciccioli   E’ iniziato sotto il segno dell’arte questo 2012 per la cittadinanza di Belforte del Chienti. Infatti il giorno di Capodanno presso la chiesa di Sant’Eustachio il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha tenuto una conferenza su “L’ombra del divino nell’arte con-temporanea”, che è anche il titolo del suo ultimo saggio.   “Anacronistici” …

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Proverbi

Scelti da Adriano Accorsi   La madre degli imbecilli è sempre incinta Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei Cuore allegro il ciel l’aiuta     Chi ama il denaro mai di denaro è sazio Tanta gente ha due verità, una per sé e una per te Meglio essere invidiati che compatiti Chi ben comincia è a metà …

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Le ricette d’“Ermete”

Una riedizione straordinaria del primo libro di Mario Buldorini   Le ricette d’“Ermete” nella sua prima edizione del 1984 era un libro rarissimo, ormai introvabile con grande disappunto dei cultori del dialetto e delle tradizioni gastronomiche maceratesi. Durante l’estate il miracolo: Stampalibri ne ha curato una ristampa tale e quale. Dalla copertina si è perciò riaffacciato il viso sornione di …

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Pretensione

di Ottavio Verole-Bozzello   Il cielo terso non lo è mai appieno per chi riesce a vedere oltre l’azzurro, attraverso lacrime che scivolano giù, fin che possono, asciugate come sono dalla luce del sole.

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La storia di Macerata a piccole dosi, terza puntata

Liberamente tratta da“Storia di Macerata”, origini e vicende politiche di Adversi, Cecchi, Paci   Terra de Maceriatinis Tra gli anni 900 e 1100 cominciano a prendere consistenza sulle colline, dove oggi si è sviluppata Macerata, alcuni piccoli centri abitati che le antiche carte catastali, scritte 100 anni dopo, definiscono come “terre”, “castra”, “podia”, “montes”. Sono comunità che sorgono intorno agli …

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Dialogo contadinesco

Da “Dicerie popolari marchigiane” di Claudio Principi    “E’ nnòtte, come ffai a fatigà’? Perché no’ llassi jì?” “Ah, io ce véco l’istésso, perché magno ll’erba.” “Come sarrìa a ddì’?”    “Chji magna ll’erba ci-ha la vista vòna, no’ lo sai?” “Ma va là!” “Te pare che ddico cojonerìe? Embè, tu l’hi vista mai ‘na pecora co’ ll’occhjali?”     …

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Acquacotta

La ricetta a cura di Roberta Dignani   Quando in televisione trasmettono il film “Pane, amore e fantasia” a me viene in mente… l’acquacotta. Il principio ideatore di questo piatto è quello del riutilizzo, gli ingredienti imprescindibili sono soltanto due: l’acqua e il pane. Il resto è lasciato alla disponibilità e alla nostra fantasia, ecco perché in questa preparazione è …

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Lu cannò

  Quilli de la Pénna, che statìa sempre in guerra co’ quilli de lu Guardu, saputo che era statu ‘mmendatu lu cannò, je pijia la vòjia de fallu, pe’ vègne ‘a guerra. Ditto e fatto: pijja un sammucu, lu rpulisce perbène, lu tègne de niro, lu prepara e lu carca; tutti rradunati èllo vicino pe’ gustasse mèjjo la scena… e …

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Maria Marsili Patrignoni

Vi raccontiamo una scrittrice   Non è una “illustre sconosciuta”, come si definisce, ma una scrittrice che ha vinto concorsi di poesia e ottenuto riconoscimenti. Nacque a Muccia nel 1928, scomparso il padre da giovane, la madre con le due bambine decise di trasferirsi a Roma per lavorare come collaboratrice domestica.   L’esperienza nella tipografia libraria Intorno agli anni 1940 …

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