E’ anche certificato che sorge nel posto sbagliato…
A volte sembra di vivere nel mondo dei sogni! Almeno quando si ascoltano stupidaggini certificate e pagate con denaro comunque pubblico. E’ quanto ci è capitato all’assemblea pubblica organizzata dall’Associazione “Nuova Salvambiente” per informare i residenti di Sforzacosta e non solo, sulla situazione relativa al “camino” del Cosmari. Pensate che un’azienda, chiamata e pagata dal Cosmari, ha certificato che i cattivi odori emanati dal Cosmari si sentono solo fino a 100 metri dal luogo di origine… e dopo? Eau de toilette!
Dico: ma quissi s’è spostati da èllo otre? Se a Sforzacosta gli vogliono cambiare nome in “Sforzapuzza”, un motivo ci sarà pure. Ci sono giorni che la puzza è terrificante e spopola i ristoranti, ci sono giorni che, al mattino, la puzza arriva a Piediripa. Con che metro avranno misurato la distanza? Ahò, carta canta e villan dorme! Quindi tutti tranquilli che ormai è certificato: a Sforzacosta le puzzette le fanno i residenti perché mangiano fagioli… altro che Cosmari!
Ma la gente, giustamente, è imbestialita, non sopporta più di essere presa in giro.
Si è detto e scritto da tempo che, puzze a parte, l’inceneritore butta fuori diossina.
Solo quando si è cominciato a parlare di commissionare analisi alternative è uscito fuori un maxi sforamento di diossina e di furani superiore di 8 volte la norma.
E il camino si è spento. Ora lo vogliono riaccendere perché, dicono, di avere un filtro migliore di quello delle sigarette. Ma la gente ormai non ci sta e in tanti hanno firmato per aderire e sostenere l’Associazione Nuova Salvambiente . Una signora ha chiesto che venga fatta una indagine conoscitiva sui casi di tumore presenti nel circondario per compararli con i dati di altri luoghi. L’indagine è stata fatta subito in loco: qualcuno ha chiesto ai presenti che hanno avuto morti in casa per tumore di alzare la mano e di mani se ne sono alzate tante. E’ stato impressionante.
Un’altra bella chicca è giunta da un documento dove è certificato che il Cosmari sorge su un luogo inadatto per il tipo di lavoro svolto, perché sotto c’è una falda acquifera, perché vicino ci scorre un fiume, perché è reale il pericolo di esondazione.
Altra bella novità che farà immensamente piacere a tutti è che Macerata, venendo accorpata a Fermo e ad Ascoli Piceno, darà luogo a una super provincia che avrà come punto di riferimento il Cosmari. In pratica la zona intorno all’impianto di raccolta e smaltimento sarà prevedibilmente molto affollata di rifiuti.
Si è detto che il camino, poi, sarà spento quando la raccolta differenziata salirà oltre l’80%… ebbene, sapete che Ascoli Piceno fa solo il 51% di differenziata? Questo dato sbasserà la media della nuova super provincia per cui… hai voja a rrigà all’80%!
Pochi sapevano che l’impianto del Cosmari spesso si rompe e che si fa poca manutenzione, solo riparazioni. E’ un impianto vecchio, per di più acquistato “vecchio”, non nel senso che era usato, di seconda mano, ma perché dotato di tecnologia superata. Infatti a quel tempo l’Ufficio Tecnico del Comune di Macerata fece una indagine conoscitiva per l’Italia visitando diversi impianti di smaltimento rifiuti e la conclusione fu: “Non prendete questo perché in giro c’è di molto meglio!” Naturalmente l’indagine rimase lettera morta e ci siamo tenuti il Cosmari così com’è, una sorta di fabbrica di San Pietro che ingoia in continuo milioni di euro di denaro pubblico.
Che c’è da sperare? Mah, già ci obbligano a montare gomme da neve quando splende il sole, speriamo non ci costringano a infilarci nel naso i filtri… del Cosmari.
Fernando Pallocchini