Come un cristallo, sottoposto / a costante pressione, l’umana / follia esploderà, lanciando ai / quattro punti cardinali dell’Universo / affilati frammenti / che tutto distruggeranno sul / loro vorticoso cammino. / Poveri figli, voi che nel muto / presente, senza mete vagate, / tra spenti ricordi che non vi / appartengono, tra ruderi d’un / mondo crollato, ancora popolato / di morti viventi, voi, infelici, / sperimenterete la cieca coesione / dei frammenti che, tutti insieme, / nello spazio vorticheranno per / narrare all’intero creato la / triste sorte di un bellissimo / pianeta.
Matteo Ricucci
3 ottobre 2023