Macerata, arrivato il cassonetto elettronico: “Chi sei? Sei tu! allora puoi conferire…”

A Macerata partirà il primo marzo il progetto pilota di raccolta dei rifiuti messo a punto dall’Amministrazione comunale, di concerto con il COSMARI, per sperimentare, in alcune zone extraurbane della città, un sistema in grado di riconoscere l’utente e misurare i rifiuti indifferenziati al momento del conferimento. Nelle zone individuate per la sperimentazione, in cui vige già il sistema “stradale” di raccolta dei rifiuti, i cassonetti attuali saranno sostituiti con altri dotati di dispositivi elettronici in grado di riconoscere l’utente e abilitarlo al conferimento. I dispositivi di chiusura elettronica dei cassonetti e le altre tecnologie di gestione sono stati forniti dalla ditta EMZ – Tecnologie Ambientali di Bolzano, che vanta un’ampia esperienza nel settore e che propone soluzioni innovative a servizio della gestione dei rifiuti.

Dove – Le postazioni interessate dalla sperimentazione sono complessivamente dieci: otto saranno destinate a servire le utenze che ricadono nelle zone di contrada Collevario, Fontescodella, Corneto, Vallebona e Valteia e due saranno dedicate agli studenti universitari fuori sede e posizionate lungo viale Trieste e viale Leopardi. Tutti gli utenti interessati sono stati avvisati con specifica comunicazione.

Come – Ogni postazione sarà costituita da un cassonetto per la raccolta del rifiuto secco non riciclabile munito di dispositivo elettronico di controllo dell’apertura e calotta volumetrica; un cassonetto per il multimateriale (plastica e barattolame metallico) e uno per i rifiuti cartacei dotati entrambi di dispositivo elettronico di controllo dell’apertura e coperchio calibrato; un carrellino per il vetro e uno per i rifiuti umidi organici, liberamente accessibili. La calotta volumetrica e il coperchio calibrato hanno lo scopo di consentire l’introduzione nel cassonetto di sacchetti di volumetria non superiore a un determinato standard e permette di conteggiare il numero dei conferimenti in modo da misurare le quantità effettive di rifiuto conferite.

Chi – Il riconoscimento dell’utente e l’apertura dei cassonetti avverranno tramite una specifica applicazione, scaricabile sul proprio smartphone, attivata mediante il codice univoco inviato per posta a ciascun soggetto interessato. Per chi non si trovasse a proprio agio con l’uso dello strumento digitale, è prevista l’emissione di una card elettronica che potrà essere utilizzata in via alternativa.

A batteria – I cassonetti utilizzati sono identici a quelli già in uso e il funzionamento dei dispositivi elettronici viene garantito da batterie tampone di lunga durata; in questo modo la collocazione dei contenitori risulta estremamente agevole e veloce perché non è necessario il loro ancoraggio al suolo su piattaforme in cemento e non è richiesto il collegamento con la linea elettrica. In caso di necessità i cassonetti possono essere rimossi o spostati con estrema facilità. Viene garantita la possibilità di conferire tutte le tipologie di rifiuto direttamente nei contenitori senza interferire sulla differenziazione dei rifiuti, che rimane un obbligo in carico a tutti i cittadini. Il progetto sperimentale, del valore di circa 88mila euro, ha ottenuto un finanziamento regionale di 54mila euro.

Il commento dialettale – Ma te lu ‘mmajini a nonnu, che tutte le matine ci-ha l’ingaricu de portà via la monnezza, co’ lu telefuninu co’ li nummiri grossi sennò non ce vede, che è sinza internette che sennò è troppo cumblicatu e non ce se reccapezza, co’ le mà’ ‘mbegnate una co’ lo jallo, ‘n’antra co’ lo blu e co’ la carde che non sa do’ ficcalla e lu coperchju che no’ je sse rrapre! Che farrà? Te lo dico io: pusa li sacchitti èllo per tèra e se va via penzènno: tando passa li scupi che se li porterà via…

1 marzo 2023     

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