Secondo una usanza un tempo puntualmente osservata, il mattino successivo alle nozze la novella sposa, per dare immediata dimostrazione di sottomissione e alacrità, doveva essere la prima persona della casa ad alzarsi. Alzatasi doveva subito preoccuparsi di sfaccendare. Per prima cosa riempiva d’acqua le brocche e i catini per i lavacri mattutini di tutta la famiglia; poi si metteva a riordinare la cucina e a scopare pianciti e scale. Questo perché la sera non si poteva usare l’acquaio e scopare la casa per riguardo alle anime sante dei defunti, che potevano tornare a visitare quella che fu la loro cara dimora sulla terra. Saputo di questa usanza, un segretario comunale di uno dei nostri paesi, che veniva da un’altra regione italiana, ha commentato serio serio; “Io trovo giusto e conseguente che la sposetta si metta d’impegno a scopare la mattina: non fa altro che proseguire, sullo slancio, l’attività della notte”.
Claudio Principi
25 febbraio 2023