Sulle nove non so di quale giorno / è ferma la sveglia di casa / ma sembra scandire un dialogo immoto / ch’è attesa di mistero dentro i muri… / Tornare / e piombare nel vuoto delle stanze / è silenzio che t’ingoia e… / …tendere l’udito / al tarlo che scava l’ultimo sussurro / nel legno degli stipi / è struggimento che lacera le vene / che scardina remote sicurezze / custodite nelle fibre… / Risuonavano le voci / e fragorose risa abitavano / una volta la mia casa… / Il sole scavalcava i davanzali / a pioggia di gerani / le rondini allargavano il volo garrulo / fino alle persiane / spalancate sul vicolo in ascolto / del canto di mia madre… / Era profumo di festa e d’arrosti sui carboni / la mia casa di sole / alta fra i tetti delle case / era vento che sciorinava bucati, / alito di lavanda nei cassetti / e acqua fresca di brocca / sulla tavola che abbracciava giganti affetti… / …Era respiro d’azzurro la mia casa / ora, è pendolo ricaricato / per strappare al silenzio parvenza di voce.
Anna Zanconi
4 gennaio 2023