Per l’iniquità detta bollo auto… meglio la scatola nera o un aumento del carburante?

Negli ultimi anni l’amministrazione pubblica ha avuto la mania di cambiare i nomi alle tasse e a molto altro generando spesso una gran confusione. Il bollo auto è diventato tassa di possesso e ora, pare, solo tassa automobilistica regionale (ma non siamo sicuri).

Questa tassa esiste in tutte le nazioni, difatti l’Unione Europea fa pressione affinché diventi unica in tutti gli Stati membri, questo perché c’è un bailamme normativo e, in effetti, ogni stato ha regole a sé stanti: in Italia va per CV ed è demandato alle Regioni, in Spagna e non solo è regolato dalle Provincie, in Germania è un caos di regolette assai composite. La proposta dell’Unione Europea pare abbia come fondamento il chilometraggio, più chilometri fai e più paghi e per ottenere una corretta applicazione della norma e della misurazione si ricorrerà a un dispositivo da installare su tutti i mezzi in grado di registrarne gli spostamenti e di tenere traccia dei chilometri percorsi; insomma una specie di “scatola nera” che, però, avrà come subdolo effetto quello di controllare i nostri spostamenti. Ed è tutto dire della nostra libertà…

Anche nel Parlamento italiano giace una proposta che ci sembra molto migliore ed è quella di sostituire la tassa di possesso introducendo una accisa di circa 15 centesimi per ogni litro di carburante venduto. Questa proposta evita il controllo dei movimenti della persona e chi fa più chilometri più paga; chi ha l’auto più grande e che consuma di più paga di conseguenza. Attualmente le tariffe più alte sono le nostre, gestite quasi tutte dalle rispettive Regioni.

In modo integerrimo, dopo circa 4 anni, giusto in tempo prima della prescrizione, a chi non ha provveduto, per sbadataggine, per ignoranza, per ribellione a una tassa ingiusta, o per difficoltà economica, la Regione invia la Raccomandata: pagare con interessi entro 60 giorni. Se entro 60 giorni dalla notifica non si paga, la cartella passa all’Equitalia, pardon, ora si chiama Agenziaentrateriscossione. E ancora, se entro 60 giorni non si fa domanda di rateazione, si deve pagare l’intera cifra quanto prima, o la cartella passa all’Agenziaentrateriscossione. Se non si è pagata regolarmente una precedente rateazione, ulteriori richieste di rateazione saranno negate.

Ma nel mancato pagamento, c’è insito il caso umano. Sono pochi quelli che evadono per cattiveria: c’è sempre una motivazione, una difficoltà alla base del mancato pagamento. Se poi l’evasore in difetto, pur edotto di tutte queste regole, con buona volontà prova a trattare con l’Ufficio Regionale preposto, dovrebbe esserci possibilità di eccezione… un dirigente che firma a deroga una rateazione, una proroga pur oltre i 60 giorni dalla notifica, che diamine! Siamo noi a servizio della Regione, o la Regione a servizio del cittadino?

Eppure i “casi umani” di nostra conoscenza, hanno tutti sbattuto contro un muro, quello del burocrate di turno, oppure, si potrebbe pensare a una… amicizia con Agenziaentrateriscossione affinché anche questa istituzione abbia lavoro. Presentiamone uno, di caso umano, di nostra diretta conoscenza. Pippo (nome di fantasia) nel 2015 ha 83 anni e una piccola vettura scassata, è l’unica cosa che ha intestata: convive con una signora. Del bollo, come di tutte le scadenze, si occupa un nipote di lei, che in quell’anno, quando scade il bollo, sta in ospedale, ha quindi altro cui pensare.

Nel 2019, dopo giusti 4 anni, arriva la Raccomandata, a giugno: in quel periodo, il nipote sta dietro ai restauri della nuova casa, dove si trasferirà con la propria famiglia. Pippo non guida più, ha avuto problemi di salute e non possiede più l’utilitaria. Il tempo passa veloce, il nipote scrive alla Regione fuori termine! In quel periodo stanno tutti “sulle spese” e anche se sono solo 170 euro, spezzarla in due o tre rate farebbe comodo. Ma sono passati i fatidici 60 giorni dalla notifica, e la Regione dice: “No!” Pippo, che ormai ha 90 anni compiuti, neanche lo sa: ha perso la memoria a breve termine. Il nipote decide di attendere la 2^ raccomandata: quella di Agenziaentrateriscossione. La leggerà mangiando popcorn, con una certa amarezza, però.

Simonetta Borgiani

15 novembre 2022

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