Il libro: “Dizionario Etimologico del Dialetto di Macerata in Trascrizione fonetica”

Il professor Giampietro Marconi, maceratese, laureato in Letteratura Latina ha insegnato a “La Sapienza” di Roma e ha al suo attivo diversi lavori tra cui questo “Dizionario Etimologico del Dialetto di Macerata in Trascrizione fonetica” che lui definisce un “atto di amore per la mia terra”.

Leggere un buon libro è un’attività piacevole ma… un dizionario? In genere si consulta poi si mette via. Nel nostro caso non è così perché la lettura continua e continua fino alla fine. Se per alcuni sarà interessante conoscere l’origine delle parole e per altri la trascrizione fonetica, per la gran parte dei lettori c’è la curiosità di conoscere l’equivalente italiano del termine dialettale. Parole a volte usate, altre conosciute per… “sentito dire” e molte, ormai non più utilizzate nel parlare dialettale quotidiano, oggi perfettamente sconosciute.

Certo, essendo un dizionario foneticamente molto tecnico (per una corretta dizione) al lettore non esperto dei segni può risultare difficoltoso rendere “parlate” le parole scritte. Facciamo un esempio: graššiá dove le doppie esse così accentate  nella parlata diventano “sc”, quindi grasciá e compare il… letamaio. Qualche termine poco usuale? Ecco: lošiku – parlatore così sottile da risultare incomprensibile; Ċirivella – cervello, capacità di riflettere; Ċiukkula’ – frangere le zolle; lippẹka’ – litigare; mọrẹcẹne – ruderi archeologici; rejeka –  resto, avanzo di cibo.

Afferma Marconi nella presentazione: “Sono nato dentro il dialetto maceratese e ho sentito il dovere di fissarlo per iscritto”.

Fernando Pallocchini

30 settembre 2022

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