Dopo “Operazione accompagnamento” il dottor Silvio Natali riprende la penna in mano e si ripropone ai lettori con il libro “Destinazione accompagnamento”. Insomma gira e sbrilla il fine è sempre quello che agita tante persone: vivere alle spalle della società.
È un libro dal doppio volto: si può ridere alle spalle dei protagonisti e delle assurde situazioni che costoro creano oppure si può riflettere su quanto ci propina l’attuale società tra storture, paradossi e condizionamenti.
Su tutto svettano due tipologie di persone: i furbi e i creduloni. Ricordo, da piccolino, che arrivò sulla piazza del paese un tizio che offriva una bottiglietta con dentro un liquido incolore che avrebbe curato il mal di schiena, anche grave. Si avvicinò un signore tutto curvo che acquistò la portentosa medicina e allora pensai: “Ecco un furbo disonesto e un povero credulone disperato”. Nei mesi a venire continuai a vedere quel signore camminare ancora curvo, sempre di pù…
Sono passate decine e decine di anni ma ancora funziona così. Silvio Natali tocca i finti medici che curano i malanni imponendo piedi puzzolenti, poi anche calzini dal pessimo aroma e le persone corrono all’acquisto. Tocca i politici dalle false promesse e pure gli storici imbalsamati in vecchi tomi e che non sono mossi a curiosità da nuove possibili scoperte. Punta l’indice sui ricercatori scientifici pasticcioni e su chi usa i danni che costoro fanno per condizionare le persone e guadagnarci sopra. Insomma uno specchio poco edificante della nostra società che, purtroppo, a ben guardare, così è.
Fernando Pallocchini
13 agosto 2022