È stata inaugurata oggi pomeriggio la mostra estiva organizzata dalla Fondazione Carima a Palazzo Ricci con la curatela di Roberto Cresti, direttore artistico del museo. Dopo l’entusiasmante esperienza di Wladimiro Tulli, il secondo evento della stagione 2022 è dedicato a un quartetto di artisti che operarono nel segno del ‘Novecento italiano’, un movimento artistico nato a Milano sotto l’egida dell’intellettuale Margherita Sarfatti nel 1922, di cui quest’anno ricorre il centenario.
Quattro nel ‘Novecento’. Primo Conti, Francesco Messina, Betto Tesei, Diego De Minicis propone al visitatore un viaggio nell’atmosfera degli anni Venti e Trenta del XX secolo attraverso le opere pittoriche e scultoree di questi protagonisti dell’arte italiana. Primo Conti e Francesco Messina, nomi di punta della collezione di Palazzo Ricci, fanno gli onori di casa e accolgono nella propria dimora il pittore jesino Betto Tesei e lo scultore Petriolese Diego De Minicis.
Ha dichiarato la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti: “Questa mostra sarà l’evento clou dell’estate maceratese ed è la dimostrazione che per ammirare dei capolavori non occorre andare troppo lontano. I borghi marchigiani, infatti, pur essendo distanti geograficamente dai grandi centri urbani, possono vantare talentuosi artisti che hanno saputo interpretare gli orientamenti artistici affermatisi tempo per tempo, pur rimanendo nella loro terra d’origine”.
Non mancano poi delle vere e proprie chicche che restituiscono il clima sociale e culturale dell’epoca, come una Fiat 509 S cabriolet del 1928 rossa fiammante a simboleggiare i ruggenti anni Venti o uno straordinario pianoforte a coda originale che introduce il quinto protagonista della rassegna, cioè il musicista maceratese Lino Liviabella. A lui, che è stato un grande rappresentante della musica italiana sempre attento alle tendenze musicali internazionali, viene reso omaggio tramite l’esecuzione della sua composizione a quattro mani del 1927 Riderella, una favola musicale magistralmente interpretata dai maestri Massimo Paolella e Antonella Pacioni, che sarà la colonna sonora dell’esposizione.
Per non parlare, inoltre, di due pregevoli dipinti di Primo Conti provenienti dai depositi di Palazzo Ricci – Il ratto delle Sabine e Corse al galoppo – che potranno essere ammirati in tutta la loro coinvolgente bellezza. Infine, ma non certo per importanza, i suggestivi scatti in bianco e nero di Carlo Balelli, fotografo maceratese di raro talento che rappresenta il Novecento fotografico, i quali fanno da sfondo al periodo storico della mostra. Insomma arti visive e arti applicate dialogano tra loro dando vita a un percorso che seduce il visitatore e lo conduce indietro nel tempo.
Spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti: “Si tratta di un evento espositivo che è stato reso possibile grazie alla disponibilità e alla collaborazione di tanti soggetti pubblici e privati che hanno compreso l’obiettivo finale perseguito dalla Fondazione Carima, vale a dire la promozione del nostro territorio attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale, che è rappresentato in particolar modo dalle opere degli artisti marchigiani Betto Tesei e Diego e Minicis”.
Agli eredi del pittore jesino e dello scultore petriolese, al quale in autunno verrà dedicato un museo nel suo paese natale dall’amministrazione comunale, sono andati i ringraziamenti della Fondazione Carima e del curatore Roberto Cresti, insieme a tutti i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Per l’occasione è stato pubblicato anche il secondo catalogo della collana editoriale “Quaderni di Palazzo Ricci”. L’esposizione Quattro nel ‘Novecento’ sarà visitabile gratuitamente dal 16 luglio al 2 ottobre.
Orari di apertura – dal martedì al sabato 16.00 – 19.00; domenica e festivi 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00; lunedì chiuso; visita libera gratuita
Per informazioni e visite guidate su prenotazione contattare T +39 0733 202942 – meridiana.mc@gmail.com
16 luglio 2022