Complessivamente nelle Marche sono 825 gli alloggi residenziali pubblici liberi in quanto degradati e 139 di questi sono nel maceratese, motivo per cui i Consiglieri regionali della Lega annunciano una mozione, sottoscritta da tutto il gruppo assembleare, per aumentare la disponibilità di alloggi ‘popolari’.
Affermano Renzo Marinelli (capogruppo in Consiglio regionale della Lega) e Anna Menghi (componente della Commissione consiliare Sanità e Politiche Sociali): “Nel maceratese ci sono 139 alloggi di edilizia residenziale pubblica, sfitti e recuperabili in tempi celeri, per poter garantire una casa in un contesto di emergenza abitativa che sta colpendo un numero crescente di famiglie e anziani che non riescono più a pagare l’affitto. Come Lega abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale il cui obiettivo è quello di aumentare le disponibilità di alloggi, recuperando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica inutilizzato.
Si tratta di alloggi liberi in quanto degradati, dimore che possono essere recuperate celermente e con investimenti contenuti in rapporto ai costi/benefici, considerando che questo patrimonio, abbandonato a sé stesso e senza i necessari interventi strutturali, vedrà accrescere ulteriormente il degrado in cui versa, con un aggravio del danno economico che ricade sull’intera collettività. La crisi economica generata dalla pandemia, accentuata dai pesanti rincari delle utenze domestiche per i consumi energetici e dalla crescita dell’inflazione che comporta un incremento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità, stanno mettendo in crisi una platea sempre più ampia di marchigiani e tra i più colpiti da questa situazione ci sono le fasce più fragili della popolazione, quelle più bisognose di tutela: gli anziani non autosufficienti e quelli che percepiscono pensioni minime, i disabili, i lavoratori precari, i disoccupati e le famiglie monoparentali.
Le liste di attesa delle graduatorie comunali si stanno allungando a dismisura, per questo serve il massimo sforzo, per trovare soluzioni tempestive che consentano di non lasciare soli quanti si trovano in una condizione di indigenza. È una battaglia che, come Lega, stiamo portando avanti da tempo e il recupero del patrimonio edilizio pubblico inutilizzato costituisce certamente la soluzione ideale e più funzionale perché attuabile in tempi celeri e non impattante sull’ambiente in quanto non comporta la realizzazione di nuovi edifici”.
9 luglio 2022