Qualche giorno fa Maurizio Boldrini ha ricevuto per telefono sia il saluto che i complimenti dalla Presidenza della Repubblica per i quaranta anni del Minimo Teatro che saranno festeggiati con lo spettacolo “Otl – tragedia inversa di un fazzoletto ricamato” di Giovanni Prosperi.
Il poeta del Minimo Teatro è scomparso il 3 di luglio dello scorso anno e proprio domenica 3 luglio alle ore 21.30 lo spettacolo sarà di scena al Teatro Mugellini di Potenza Picena, con la promozione del Comune. La scelta del luogo non è casuale: nel 2019 proprio in questo teatro ci fu la memorabile serata del “Robespierre”, monologo di Prosperi per la voce di Boldrini e i due amici-artisti vissero una serata felice con la consegna del premio alla carriera al direttore del Minimo Teatro da parte di Mauro Mazziero, condirettore del Mugellini Festival.
“Otl” è un’opera densa di implicazioni per riflettere sul senso della scrittura e, come per il “Robespierre”, successivamente sarà tradotta dalla voce di Boldrini, intanto come scritto nel programma di sala: “in questa occasione è impossibile per il Minimo Teatro restituire scenicamente e organicamente il compendio ricchissimo dell’opera. Ci siamo limitati modestamente a provare, elaborare, innestare intrusioni di conforto e a costruire strumenti per avvicinare un’opera che va oltre le pagine sbiancate dell’Achilleide di Carmelo Bene”.
Giorgio Agamben in “Il fuoco e il racconto”: «Scrivere significa contemplare la lingua, chi non sa compitarne la tenue elegia, né percepirne l’inno sommerso, non è uno scrittore». Questa affermazione di Agamben aderisce perfettamente alla poetica di Giovanni Prosperi, che sarà la rotta da studiare per i prossimi decenni per coloro che onestamente e seriamente vorranno dedicarsi ai percorsi della scrittura.
Come scrive un altro poeta, Giampaolo Vincenzi: «Prosperi ricostruisce il mondo tramite lo strumento più puro che utilizzano i poeti; l’insistente ricerca etimologica si è sempre mossa su piani sfalsati rispetto a quelli accademici o militanti, nella fiducia che un significato nascosto, oscuro, dimenticato dovesse ancora essere scoperto per ogni parola del dizionario».
In scena per la Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e per la classe di Ingegneria umanistica ci saranno: Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Giuseppe Faggiolati, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elisabetta Moriconi, Elisa Patrizi, Manuela Tesei, Lorenzo Vecchioni. Voce e regia Maurizio Boldrini. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
30 giugno 2022