Giornata speciale per l’associazione Li Matti de Montecò, in questo caso specifico per la sua brava insegnante, Monia Scocco, che in qualità di rappresentante delle Marche ha partecipato alla “Festa Europea della Musica” a Roma, un evento su iniziativa del senatore Francesco Giro e in collaborazione con il presidente di nuovAssomusica, Antonio Corsi, la Federazione Nazionale dei Complessi e delle Attività Musicali Amatoriali e Artistiche, la FITP, ARBAGA-Assomusica e FederMajorettes.
Monia Scocco rappresentava il movimento marchigiano, d’altronde ricopre il ruolo di vice presidente regionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, realtà che vanta circa 300 associazioni di tutta Italia ed alla quale è affiliato il gruppo folk di Montecosaro.
Sarebbero dovuti essere presenti la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati ed il Presidente emerito del Parlamento europeo Antonio Tajani, ma per impegni istituzionali non sono intervenuti pur mandando delle lettere-messaggio. Presenti comunque vari onorevoli e, tra gli altri, il vice presidente della Camera Andrea Mandelli, il direttore generale della SIAE Gaetano Blandini, una rappresentanza di sindaci del Lazio.
La Scocco ha colto l’occasione per consegnare il suo libro “Un salto nel Folklore” (che tratta di saltarello e musica popolare marchigiana) al senatore Giro, sottosegretario ai beni culturali nonché promotore del disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione della musica popolare amatoriale”. Nel corso dell’evento il senatore e il presidente di nuovAssomusica, Antonio Corsi, hanno proprio illustrato le proposte contenute nel testo.
Per la Scocco una grande emozione e belle sensazioni in vista del futuro per questo settore: “È stato bello, oltretutto con l’onore e l’orgoglio di indossare gli abiti con cui si esibiscono Li Matti de Montecò ma rappresentando le Marche. Dopo l’introduzione nel 2019 della prima Giornata nazionale del folklore, questa festa forse ha aperto nuovi scenari. Il disegno di legge può dare una grossa mano al nostro mondo, a livello normativo lo staccherebbe dal terzo settore così da avere agevolazioni, tutele e riconoscimenti per attività dal valore culturale”.
25 giugno 2022