Macerata, Fondazione Carima presenta le iniziative per il 2022 e apre con W. Tulli

La Fondazione Carima ha illustrato il calendario delle iniziative culturali che sono in programma a Palazzo Ricci per il 2022, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Sindaco di Macerata e neo Presidente della Provincia Sandro Parcaroli, l’Assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta e altre autorità locali.

È stata innanzitutto l’occasione per presentare ufficialmente il direttore artistico del museo Roberto Cresti – docente di Storia dell’arte contemporanea e di Storia delle arti del Novecento presso l’Università degli Studi di Macerata – che sarà anche il curatore delle mostre promosse dalla Fondazione Carima nella propria sede museale durante l’anno in corso. Si tratta di una stagione importante che partirà il 1° aprile con l’inaugurazione della sezione di mostra organizzata nell’ambito delle celebrazioni corali per il centenario della nascita di Wladimiro Tulli, che vedono coinvolti il Comune di Macerata in qualità di ente capofila, il Comune di Civitanova Marche e il Comune di Recanati.

Futuro interiore. Wladimiro Tulli nel Novecento di Palazzo Ricci presenterà al pubblico la produzione artistica di Tulli dagli esordi agli anni Sessanta, vale a dire dagli inizi futuristi come aeropittore alle esperienze innovative dell’arte italiana ed europea dopo la Seconda guerra mondiale. Al tempo stesso, vuole essere un’estensione e un approfondimento del percorso espositivo del museo Palazzo Ricci, ove figurano in permanenza opere di Tulli, così da collocare l’artista nel contesto del Novecento italiano di cui fu protagonista per oltre sessant’anni.

Spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti: “Attraverso la nostra sezione di mostra abbiamo voluto evidenziare le importanti relazioni che Tulli ha intrattenuto con i più grandi artisti del XX secolo, che gli furono maestri, colleghi e amici. Nomi della levatura di Tano, Balla, Depero, Pannaggi, Prampolini, Licini e Burri, tutti rappresentati nella raccolta di Palazzo Ricci. Grazie a questi rapporti e al suo linguaggio unico e irripetibile, egli ha superato i confini geografici e culturali facendo conoscere Macerata in Italia e all’estero. Desidero ringraziare la famiglia Tulli per il prezioso supporto che ci ha dato, con tanta disponibilità e generosità, per la realizzazione di questo evento”.

Il Sindaco e neo Presidente della Provincia Parcaroli ha evidenziato la duplice valenza di questo progetto che, da un lato, attraverso la sua articolazione su più sedi espositive, è in grado di unire il territorio e, dall’altro, ha il merito di avvicinare le giovani generazioni all’opera tulliana.

Il Professor Roberto Cresti ha esordito sottolineando come Palazzo Ricci sia un giacimento di tesori e possibilità, a cui si tenterà di dare voce attraverso una serie di iniziative espositive che mirano appunto a dimostrare come questa straordinaria collezione abbia molto da dire. Riguardo alla mostra di prossima inaugurazione ha spiegato che Tulli è presente al museo con numerose sue opere esposte in permanenza, ma soprattutto nel corso della sua vita ha interagito con la raccolta e con i protagonisti del Novecento italiano che vi ritroviamo.

Presente anche la figlia di Wladimiro Tulli, Carla, che ha ringraziato tutte le istituzioni coinvolte nell’organizzazione di questa mostra antologica e ha ricordato come la stessa rappresenti per i visitatori l’occasione per godere l’opera del padre, ma anche per frequentare il territorio maceratese che egli ha tanto amato.

Il secondo appuntamento sarà la tradizionale mostra estiva, in concomitanza con il Macerata Opera Festival cui la Fondazione Carima ha rinnovato il proprio sostegno anche per l’edizione 2022. L’iniziativa espositiva verrà dedicata a quattro artisti del Novecento: Primo Conti, Francesco Messina, Diego De Minicis e Betto Tesei, le cui vicende sono in qualche modo legate fra loro fino ad arrivare in taluni casi ad intrecciarsi. Si tratta di due pittori e due scultori: i grandi maestri Conti e Messina verranno affiancati dai meno noti ma altrettanto talentuosi De Minicis e Tesei, marchigiani originari rispettivamente di Petriolo e Jesi. Un quartetto di artisti dotati di sicura tecnica, stile e conoscenza dell’arte italiana ed europea del presente e del passato, che si sono confrontati con una pluralità di materiali, fonti e suggestioni formali.

Ad essi si aggiungerà l’omaggio a un grande maceratese, Lino Liviabella, interprete nella musica dello stesso gusto artistico, del quale si prevede di organizzare l’ascolto di brani tratti da sue composizioni. Infine per la stagione autunnale è stata programmata una mostra, che si configura come un evento di grande rilievo scientifico e di sicuro interesse, incentrata sulla figura di Scipione, del quale verrà presentato un dipinto inedito. La Fondazione Carima è particolarmente legata a questo importante artista maceratese, scomparso purtroppo in giovane età, al quale negli anni Duemila intitolò un premio di pittura. Egli fu tra i fondatori della cosiddetta Scuola di Via Cavour, insieme a Mario Mafai e Antonietta Raphaël, dunque la rassegna darà anche la possibilità di indagare un movimento del XX secolo ampiamente presente nella collezione di Palazzo Ricci.

30 marzo 2022

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