Un gruppo di maceratesi unico e irripetibile, da Libero Paci a Goffredo Giachini

Nel mondo della cultura locale c’è sempre stata la presenza di personalità dotate di carisma unito a competenza, conoscenza e disponibilità. Indietro nel tempo un ricordo va a Libero Paci, non un dipendente della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti ma lui stesso biblioteca vivente in grado di dare una risposta immediata e precisa a ogni richiesta di notizie, sempre con disponibilità e bonomia. Ricordo che alle richieste soleva rispondere: “O nì, che te serve?”

Quando il tempo ha chiesto il suo pedaggio, il posto di Libero Paci è stato preso, si può dire, automaticamente da Goffredo Giachini, persona con una grande conoscenza della cronaca locale, dei personaggi caratteristici non solo della nostra città ma anche della sua terra di origine (Montelupone). I suoi racconti in lingua e in dialetto, in prosa e in versi, sono dei piccoli cammei, segno di una assoluta padronanza della lingua e della metrica. Racconti piacevoli sull’onda dei ricordi, ma non solo, gli interventi di Giachini hanno toccato il mondo dell’arte su artisti locali spesso poco noti ma non per ciò meno validi.

Una conoscenza dell’arte che gli ha consentito di organizzare belle mostre, anche sotto l’egida dell’Accademia dei Catenati, un’associazione culturale che, grazie a lui è tornata a nuova vita. Tutto ormai scorreva tranquillo ma una telefonata di prima mattina mi ha ricordato che il tempo ha le sue esigenze: Goffredo era tornato da mamma Gigetta e da sor Peppino, i simpatici genitori che con tutto lo stuolo di zii e di zie abbiamo conosciuto dalla lettura dei suoi ricordi, nitidi e precisi.

Ma in quel nuovo Mondo certamente migliore di questo (nessuno infatti è mai ritornato come diceva mia suocera) si è certamente ricostituito il gruppo di giovani maceratesi nati nella prima metà degli anni 30, che hanno rappresentato dagli anni 50 in poi l’eccellenza della cultura locale, nel campo dell’arte, del giornalismo, dello sport e della medicina. I loro nomi restano nel ricordo e sono Elverio Maurizi, Giancarlo Liuti, Stefano Frontoni, Amerigo Sbriccoli da aggiungere agli altri che nel frattempo se ne sono andati dalla città dopo gli studi (Galatello Adamo, Gianfranco Taccioli, Jimmy Fontana e altri).

Il compito che l’ultimo del gruppo ha lasciato con la sua recente scomparsa è assai oneroso ma diverse personalità sono cresciute a Macerata in questi anni. La cultura locale fortunatamente prosegue con nuovi personaggi ma resta il ricordo e il rimpianto per i grandi che se ne sono andati.

Siriano Evangelisti

19 marzo 2022

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