L’appello: “Non siate in tutt’altre faccende affaccendati… ma salvate i nostri beni!”

L’architetto Luca Maria Cristini ci ha inviato il comunicato stampa che sotto riportiamo in maniera integrale e che introduciamo con un nostro commento: “Caro Luca, l’ignoranza è una brutta bestia che non permette di valutare il futuro. Le testimonianze dei secoli passati sono il nostro ‘petrolio’, la nostra ricchezza culturale ma anche, permettimi, economica. Purtroppo all’ignoranza, intesa come mancanza di consapevolezza, non v’è mai fine…”. 

Il comunicato

Ho letto un resoconto della conferenza stampa di fine anno del Commissario alla ricostruzione del sisma Legnini. Le prospettive per il cosiddetto Cratere del sisma 2016 sembrano rosee: proroga dei Superbonus 110% fino al 2025, milioni per scuole, caserme, ospedali, palestre, per la rigenerazione urbana, addirittura per i cammini. Si parla di finanziamenti extra per un totale di 1,78 miliardi di euro proprio per le aree colpite dal terremoto che provengono dal PNRR.

Ora, nel nostro territorio comunale (San Severino Marche) ci sono due straordinari monumenti che attendono lavori di riparazione post sisma addirittura dal 1997, opere che non si sono mai eseguite per il blocco dei finanziamenti relativi alla ricostruzione patrimonio culturale. Si tratta del Castello di Carpignano e dell’Abbazia di Sant’Eustachio, già inclusi nel piano dall’articolo 8 della legge 61/98, entrambi con un progetto di recupero già pronto; addirittura per Carpignano il progetto è già esecutivo e cantierabile dal 2005.

Per entrambi i monumenti il soggetto attuatore è il Comune di San Severino Marche, ma le Amministrazioni che si sono succedute, per oltre 20 anni, nulla hanno fatto perché tali lavori fossero eseguiti. Nessun tipo di sollecitazione, nessuna ricerca di bandi di finanziamento, nessun interessamento presso il Mic e ciò nonostante le numerose segnalazioni di ulteriore degrado e le deturpazioni subite.

Entrambi i monumenti hanno avuto un serio aggravamento a causa dell’ultimo terremoto, così come si si rileva dalle schede di sopralluogo; a ben guardare è proprio il Castello di Carpignano che risulta il monumento in assoluto più danneggiato nel territorio comunale, avendo riportato gravissimi danni alla torre e alle mura.

Ora, credo, quella che si presenta è davvero l’ultima possibilità per questi due complessi monumentali eccezionali, entrambi nelle disponibilità del Comune settempedano (la chiesa di Sant’Eustachio è in comodato all’ente per 99 anni, cosa che, di fatto, corrisponde alla piena proprietà).

Eppure né l’uno, né l’altra mi risultano a oggi essere stati inclusi nelle ordinanze per la riparazione del patrimonio culturale, né sono citati nella bozza di “Ordinanza speciale” frettolosamente presentata alla fine di settembre. Da quanto si legge nei comunicati ufficiali, tra gli oltre 50 milioni di euro richiesti, ne figurano 8 per il Duomo vecchio e 7 per il Santuario del Glorioso, recentemente già restaurati, ma, sorprendentemente, nessuna richiesta per i due monumenti a gravissimo rischio di crollo.

È assolutamente indispensabile che per tali interventi si trovi una possibilità di finanziamento con l’inserimento nella programmazione dei lavori pubblici dell’Ordinanza speciale o qualsivoglia altro canale di finanziamento. Ora o mai più!

Luca Maria Cristini

Del Castello di Carpignano la redazione de “La rucola” se ne era subito interessata fin dal 26 agosto del 2016 con un servizio realizzato sul posto – Danneggiato dal sisma il castello di Carpignano | Associazione culturale La Rucola

Come pure ci eravamo interessati dell’Abbazia di Sant’Eustachio in Domora con articoli e video Sant’Eustachio in Dòmora F.Pallocchini | Associazione culturale La Rucola

3 gennaio 2022

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