L’estate appena passata verrà ricordata come una delle più vincenti dello sport italiano, anche per merito dei successi ottenuti ai Giochi olimpici di Tokyo. Ma non solo Marcel Jacobs o Gianmarco Tamberi hanno scritto pagine importanti: sono, infatti, arrivate anche le prime medaglie al femminile nella storia olimpica azzurra di arco, sollevamento pesi, pugilato e canottaggio. Sarà un caso, tutte discipline che si sono aperte alle donne con molto ritardo rispetto a quanto fatto per gli uomini.
Il libro “Cinque cerchi di separazione. Storie di barriere di genere infrante nello sport”, di Federico Greco , edito per Paginauno (2021), racconta le battaglie per la emancipazione delle donne nella storia dello sport e analizza cosa è avvenuto negli anni nelle singole discipline, occupandosi anche delle vicende personali delle atlete che hanno saputo usare il proprio corpo e le proprie idee per abbattere limitazioni e pregiudizi. Tra loro, Alfonsina Morini Strada, Billie Jean King, Alice Milliat, Althea Gibson, Annette Kellerman, Megan Rapinoe.
Come nella politica, nell’arte, nel costume e in tutti gli altri ambiti, sono gli uomini ad aver scritto la storia: le donne sono sempre rimaste in secondo piano e la loro assenza è sempre stata data per scontata. Prima escluse, poi fatte entrare dalla porta di servizio, poi pagate meno per fare le stesse cose. Oggi, quasi ovunque, sono una esigua minoranza nei luoghi in cui si prendono le decisioni e per entrare nel mondo dello sport spesso le donne devono superare molte resistenze.
Spiega l’autore Federico Greco: “Lo sport non è un’isola felice. Riflette quanto accade nel resto della società e degli ambiti in cui viviamo. Anche nel mondo sportivo le donne sono state a lungo escluse e ancora oggi devono fare più fatica degli uomini per affermarsi. Eppure lo sport è uno degli spazi in cui le barriere si superano, in cui storicamente abbiamo visto compiersi conquiste importanti che oggi sembrano scontate ma che scontate non sono e per questo vanno ricordate”.
L’autore – Federico Greco, nato a Taranto, ha frequentato il liceo a Macerata e la università a Camerino; attualmente insegna matematica e fisica a Foligno. Da anni coniuga il suo spirito da ricercatore con la passione per lo sport. Membro della Società Italiana di Storia dello Sport, è coautore del blog Calcio Romantico e del libro “Calcio (poco) romantico” (Urbone Publishing, 2016).
24 novembre 2021