Riceviamo da Mauro Garbuglia e pubblichiamo un comunicato stampa sulla vicenda riguardante Mario Pianesi.
“L’archiviazione dell’indagine sulla psico-setta macrobiotica di Mario Pianesi rappresenta certamente un momento di dolore e di sconcerto. Il 21 luglio il gip ha archiviato le accuse di associazione a delinquere e illeciti tributari dopo che il Pianesi aveva patteggiato una condanna a un anno e otto mesi per violenza privata (un anno e due mesi a Loredana Volpi, sua seconda moglie per lo stesso reato) a fronte della più grave accusa di riduzione in schiavitù.
Ci si sente traditi dalla giustizia che parrebbe non essere stata in grado di comprendere la gravità di quanto denunciato e vanificando le importanti indagini della Squadra Anti Sette di Forlì oltre a non aver dato alcun rilievo alle indagini bancarie suoi conti correnti e sui movimenti bancari effettuati dalla famiglia Pianesi e tralasciando le pratiche commerciali, fiscali e contabili denunciate, che riguardavano l’amministrazione e la contabilità di tutti i Punti UPM.
Un processo avrebbe portato alla luce l’oscuro mondo pianesiano, le vittime avrebbero avuto modo di raccontare cosa hanno vissuto, patito e sofferto, anche coloro che non hanno avuto il coraggio o la possibilità di denunciare tutto.
Era l’occasione per la giustizia di ribadire l’inviolabilità di diritti umani basilari e la condanna della manipolazione attuata tramite la falsificazione dei dati, la suggestione, l’indottrinamento e quindi lo sfruttamento di persone che vivono fasi drammatiche della propria vita, perché segnate da gravi malattie o colpite dolorosamente nei propri affetti. Si leggano a proposito le decine di deposizioni dell’accusa da parte delle persone offese. Si legga il materiale, spesso delirante prodotto da questo guru negli anni. Si ascoltino le registrazioni, si guardino i video delle sue conferenze…
Sicuramente ha pesato nel reperire i difensori, organizzare la difesa e portarla ad effetto, l’enorme quantità di denaro a disposizione di un ras di provincia che si è sempre vantato di una consolidata rete di appoggi nel mondo istituzionale.
Grande è adesso la preoccupazione per chi ancora potrà cadere nelle spire di un fenomeno settario verso cui, evidentemente, lo stato italiano, pur avendo a portata di mano un’importante occasione, non ha ancora una volta voluto o potuto trovare gli strumenti per reagire.
In maniera tragicomica gli esponenti ufficiali della setta ora cantano vittoria e avviano l’operazione di facciata, cercando di occultare il fatto che il guru che si vantava di essere il salvatore dell’umanità ha patteggiato una condanna a un anno e otto mesi per violenza privata al fine di evitare che le sue vittime potessero raccontare la verità è di conseguenza altre pesantissime condanne.
Di fronte a tutto ciò, ci mettiamo a disposizione di chi voglia sinceramente capire questo triste fenomeno senza farsi abbindolare dalla narrazione interna alla setta, fatta di millantazione, abili giri di parole e mistificazione.”
Mauro Garbuglia – per il Comitato Vittime di Un Punto Macrobiotico
31 luglio 2021