La classe d’Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro è anticipatrice dei tempi

Ancora una volta la classe di Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro diretta da Maurizio Boldrini anticipa i tempi studiando idee innovative che poi vengono realizzate nei campi più disparati.

La torre –  Ingegneria Umanistica inventa progetta e presenta a Roma nel 2005 un edificio che prima non era mai stato pensato: una torre di appartamenti girevoli retti da un cilindro centrale dove sono concentrati tutti i servizi, nel 2008 un importante studio di architettura italiano presenta il progetto per la realizzazione di un grattacielo girevole a Dubai che è la copia dell’edificio del 2005 battezzato “Vana”  dal Minimo Teatro.  

Maurizio Boldrini

Oncologia – Nel 2010 Ingegneria Umanistica opera con un gruppo di donne del reparto di Oncologia di San Benedetto, i risultati laboratoriali ottenuti sono talmente interessanti  che diventano materiali da presentare nell’ambito di un convegno oncologico internazionale cosicché un innovativo percorso di elaborazione espressiva diventa riferimento per la comunità scientifica.

L’ortomastro – Ora in provincia di Bari verrà sperimentato un percorso alternativo al carcere per detenuti minorili che potranno essere educati all’agricoltura in appositi terreni sottratti alla criminalità, la classe di Ingegneria Umanistica fin dal 2019 studia e progetta un’alternativa al carcere che ha nell’orto il luogo di realizzazione e nell’ortomastro  (figura appositamente inventata) il conduttore-artefice dell’operazione. Il progetto è elaborato dal Minimo Teatro in collaborazione con la Philosofarte di Montegranaro diretta da Barbara Mancini. Niente è impossibile se l’immaginazione sa dove e come svilupparsi, come essere fondata speranza e seme di conoscenza. Carceri da chiudere – Un particolare da non trascurare: il direttore Maurizio Boldrini è stato allievo di un grande maestro di teatro recentemente scomparso, Giuliano Scabia, che con l’esperienza “Marco Cavallo” al manicomio di Trieste collaborò con Franco Basaglia per la chiusura dei manicomi. Boldrini è certo che le carceri (come è stato per  i manicomi) non vanno migliorate, vanno chiuse, è solo questione di tempo, intanto al Minimo si studia accuratamente e materialmente il come e per anticipare, ancora una volta, i tempi.

Patrizia Mancini

25 giugno 2021

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