Il Popolo della Famiglia Marche scrive ai senatori Cangini e Pazzaglini sul DDL Zan

Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del Popolo della Famiglia,riferendosi al DDL Zan di cui si discute in questi giorni in Parlamento, ha dichiarato: “Il quadro legislativo vigente tutela già ogni cittadino dalle offese e dalle aggressioni, verbali o fisiche, indipendentemente dalle motivazioni e con l’aggravante eventuale dei futili motivi. Un DDL contro l’omofobia non ha motivo di dover essere approvato sia per quanto citato sia per l’inesistenza di un’emergenza omofobia in Italia. Infatti i dati OSCAD, organismo citato nel ddl, affermano che in 9 anni (2010-2019) sono stati rilevati in Italia 294 casi di matrice discriminatoria verso l’orientamento sessuale e 25 contro l’identità di genere. Una media di 35 casi circa l’anno mentre, a esempio, ne sono stati rilevati ben 402 contro il credo religioso nello stesso periodo. Dunque, se proprio di emergenza ci si volesse occupare, sarebbe più logico trattare quest’ultima. Ovviamente i numeri in entrambi i casi non bastano per gridare all’emergenza né a promulgare una legge liberticida che, infrangendo l’art n. 3 della Costituzione, renderebbe alcuni cittadini più tutelati degli altri, più uguali degli altri, ledendo, oltretutto, il diritto garantito dall’art 21 della legge fondamentale dello Stato quale è la libertà di espressione”.

Per questi motivi, aderendo alla richiesta della direzione Nazionale, a nome del Popolo della Famiglia Marche, è stata inviata una comunicazione scritta ai Senatori Cangini e Pazzaglini, eletti nelle Marche, rispettivamente con Forza Italia e Lega, chiedendo loro di fermare fin da subito in Senato il DDL, anche a costo di aprire una crisi di Governo considerando il DDL una provocazione politica in seno alla maggioranza stessa di governo.

Ecco il testo: Gentile Senatore, il coordinamento territoriale  del Popolo della Famiglia della regione Marche Le chiede di mantenere ben ferma l’opposizione alla legge liberticida proposta dall’onorevole Zan in materia di omotransfobia. Le chiediamo che tale opposizione sia di principio e dunque concreta e politica, comprendente per il suo partito anche l’opzione di aprire sul tema la crisi di governo, perché sulle questioni di principio non ci sono poltrone che tengano. Certo dell’accoglimento della presente richiesta, visto il pericolo per la libertà di espressione che il DDL rappresenta, mi è gradita l’occasione per porgerLe cordiali saluti.

Fabio Sebastianelli

9 aprile 2021

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