Finalmente a Macerata si mette mano ad antenne e campi elettromagnetici

La salute dei cittadini – Spiega l’Assessore  all’Ambiente Laura Laviano: “Appena ci siamo insediati abbiamo preso in mano la questione (ndr: campi elettromagnetici emessi da antenne e ripetitori) e dopo numerosi confronti con l’Ufficio siamo giunti alla conclusione che all’interno del comune non ci sono figure specializzate in materia. Il Piano che abbiamo è troppo vecchio, la tecnologia sta facendo passi da gigante, in Cina sta già partendo il 6G, non possiamo più permetterci di tergiversare sull’argomento molto delicato che tocca la salute della popolazione. I cittadini al nascere di una nuova antenna si allarmano e chiedono informazioni a riguardo; è quindi nostro compito rispondere in modo corretto e soprattutto tutelare la salute di tutti. Se fino ad oggi non si è mai preso in seria considerazione questo argomento poco importa, ciò che conta ora è mettere in campo questo nuovo piano per evitare che sia il gestore a individuare prima di noi un sito, al quale, dopo parere positivo ARPAM, noi non possiamo opporci”.

Macerata antenna zona Pace vicina asilo nido

Perché tante antenne su un traliccio unico? – Precisa l’Assessore Laura Laviano: “In questi mesi ho avuto modo di confrontarmi con ingegneri di fama internazionale che sono stati molto esaustivi a riguardo. Spesso temiamo il nascere di una nuova antenna e spesso i gestori della telefonia mobile preferiscono posizionare il loro ripetitore su un traliccio già esistente, il tutto motivato dal fatto che il gestore dividerà le spese di affitto.  Pertanto, seppur la legge regionale oggi spinga a posizionare più ripetitori su un unico traliccio, aumentando quindi di molto l’inquinamento per chi vi abita vicino, con questo nostro affidamento a una ditta che si occupa di elettromagnetismo ambientale al servizio delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini su tutto il territorio nazionale, abbiamo messo per l’ennesima volta al primo posto la salute dei cittadini di Macerata”.

Macerata ha un piano antenne vecchio – Il Comune di Macerata è dotato di un piano antenne con delibera del 2008 che necessita di una rielaborazione del punto di vista formale e sostanziale, e che dovrà tenere conto dei piani di sviluppo presentati dai gestori entro il 31 marzo di ogni anno. Si è quindi reso necessario introdurre dei cambiamenti normativi individuando il necessario supporto tecnico.

Macerata cimitero tra due antenne

La ditta che si occuperà del nuovo piano – Il Comune ha quindi individuato la ditta che si occuperà di redigere il regolamento per l’installazione degli impianti per la rete di telefonia radiomobile e degli impianti di trasmissione radiofonica e televisiva e servizi similari: è la Polab Srl, struttura esperta a livello nazionale in materia di CEM (Campi Elettromagnetici).

Cosa farà la Polab Srl – Con il piano integrato la ditta si occuperà di un’analisi documentale per la stesura del catasto comunale degli impianti; dell’elaborazione dell’impatto elettromagnetico dello stato di fatto; della programmazione con l’acquisizione dei programmi di sviluppo da parte di tutti gli operatori; della redazione della mappa completa degli impianti; della redazione delle relazioni tecniche di consuntivo contenenti tutti gli elaborati relativi alle simulazioni di impatto elettromagnetico; del documento contenente il Regolamento di attuazione del Piano; dell’assistenza per le presentazioni nelle sedi istituzionali e dell’integrazione delle elaborazioni.

Macerata ripetitori zona Santa Croce

La Legge Regionale 30 marzo 2017 n. 12, al fine della tutela ambientale e sanitaria della popolazione, ha disposto che “i comuni approvino un regolamento comunale o intercomunale per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.

Lo stesso si sottolinea nel Decreto Legge 16 luglio 2020 n.76, poi convertito con la recente legge 11 settembre 2020 n. 120. I comuni devono quindi attivarsi per regolare l’insediamento degli impianti radioelettrici attraverso una stima analitica dei valori di campo elettromagnetico esistenti e previsionali, al fine di poter mappare i “siti sensibili in modo specifico”.

Conclude l’assessore all’Ambiente Laura Laviano: “Si tratta di un intervento necessario, che riguarda le reti radiomobili che sono opere di pubblica utilità e forniscono un servizio pubblico essenziale; intervento che avevamo programmato e che, oggi, abbiamo portato a termine e reso concreto per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. La ditta si occuperà di redigere il Piano Antenne con il relativo Regolamento di attuazione in congruenza con le recenti disposizioni di legge e con due aggiornamenti a cadenza annuale”.

7 marzo 2021

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