Dato il perdurare della situazione di pandemia il vescovo Nazzareno Marconi, lasciando a ogni parroco la valutazione della specifica situazione parrocchiale, che presenta aspetti molto diversificati nelle varie zone del territorio diocesano, ha dato le seguenti indicazioni generali:
1- Sembra saggio per ora rimandare la Benedizione delle famiglie a dopo Pasqua. D’altra parte questa è già prassi tradizionale in altre diocesi, dove si parla di Benedizione Pasquale delle famiglie con l’acqua benedetta nella notte di Pasqua.
2- Continuare a rendersi vicini alle famiglie usando tutti i mezzi tecnici di cui ci siamo avvalsi in quest’anno: telefono, Internet (chat, streaming, social…), video, radio, TV etc.
3- Come già accade, se una famiglia chiede che la si vada a trovare per una preghiera o un conforto umano e spirituale, siccome tutti hanno diritto a invitare un amico, “anche il parroco è tuo amico”. Perciò come insegna il Vangelo, nel rispetto di tutte le norme e precauzioni (e secondo le concrete possibilità), se chiamati i sacerdoti possono andare e portare il conforto e la benedizione del Signore.
4- Se le famiglie vogliono dare una offerta per i poveri e le necessità della parrocchia, come si usava fare in Quaresima, non manca certo la possibilità di partecipare alla Messa e di lasciare al parroco la propria offerta.
2 febbraio 2021