Una farfalla, prigioniera di una stanza, / prilla vorticosa per l’angusto spazio. / I suoi splendidi colori iridescenti / nell’aria arabeschi luminosi disegnano. / Guidata dal suo istinto ancestrale / vola verso uno spicchio d’infinito, / riflesso da una dorata specchiera, / ma il suo anelito di libertà / contro quel cristallo s’infrange: / di quel miraggio, balenato nell’ostile / barriera invisibile, cadendo, lei ruba / l’ultimo frammento.
Matteo Ricucci
10 gennaio 2021