È trascorso un anno da quando Regione Marche e Fondazione Carima unendo le rispettive esperienze, competenze e risorse finanziarie sul tema degli archivi storici, hanno avviato una collaborazione per il recupero della memoria delle comunità locali con l’utilizzo coordinato di metodi e programmi.
Il protocollo d’intesa – Nel mese di novembre dell’anno passato è stato siglato un protocollo d’intesa che, riconoscendo l’importanza degli archivi storici come veri e propri giacimenti culturali da tutelare e valorizzare, ha previsto la messa in sicurezza, il riordino, l’inventariazione, la catalogazione, l’informatizzazione e la digitalizzazione dei documenti cartacei provenienti dagli archivi pubblici lesionati dal sisma in provincia di Macerata.
Il valore degli archivi – Il terremoto, oltre ad aver arrecato danni materiali ed economici al territorio maceratese, ha messo in pericolo l’integrità fisica degli archivi correnti e storici dei Comuni colpiti, rendendo inaccessibili materiali riferiti alla loro storia e alla cultura lo cale, che sono di primaria importanza per ristabilire il flusso della continuità e sostenere la rinascita di quest’area. Sono, infatti, fonti dirette di informazioni che rivestono una grande rilevanza sia in termini ident itari, sia per quanto attiene a una compiuta riflessione sulla ricostruzione, che non deve essere intesa solo dal punto di vista fisico, ma altresì antropologico, storico e culturale.
Durata biennale – Attraverso il protocollo, di durata biennale (2019-2020), la Regione Marche e la Fondazione Carima hanno messo a disposizione dei Comuni della provincia di Macerata rientranti nel “cratere sismico” fondi per il finanziamento di iniziative indirizzate alla conservazione, alla fruibilità e alla promozione di questi luoghi privilegiati della memoria territoriale.
Comuni ammessi per il 2019 – Per l’anno 2019 sono stati i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Mon te San Martino, Sarnano e Ussita ad accedere ai fondi stanziati, pari a un importo di 30mila euro complessivi ripartiti in egual misura fra le quattro amministrazioni comunali, finalizzati alla realizzazione dei progetti presentati a valere sul Protocollo di intesa siglato dai due Enti e riguardanti la conservazione, fruibilità e promozione di questi luoghi privilegiati della cultura.
Comuni ammessi per il 2020 – Per la seconda tranche riguardante l’anno 2020 sono stati i Comuni di Sarnano, San Ginesio e Matelica a ottenere il finanziamento che ha vi-sto assegnare la cifra di 10mila euro a ognuno dei Comuni.
Protocollo rinnovato per il 2021 – Il biennio è ormai al termine ma, visto il buon esito della collaborazione, nonché l’utilità del progetto, il Protocollo in questi giorni è stato prolungato per un altro anno. I Comuni del cratere interessati potranno quindi presentare le nuove domande per il 2021.
Modalità di accesso – Le modalità per essere ammessi al finanziamento sono le stesse adottate finora e cioè: per accedere alle contribuzioni le amministrazioni comunali interessate dovranno presentare apposita e motivata istanza alla Fondazione Carima entro la fine del mese di aprile del corrente anno, nei modi indicati nello stesso Protocollo, consultabile on line all’indirizzo www.fondazionemacerata.it.
Il messaggio – Spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti: “Il protocollo firmato e rinnovato con la Regione Marche è un ulteriore segnale di vicinanza di Fondazione Carima alle popolazioni terremotate. Gli archivi storici custodiscono infatti un patrimonio documentario con enormi potenzialità informative, culturali e didattiche, che assume un ruolo cruciale nella difesa e nel rilancio di questi luoghi, che altrimenti sono tristemente destinati a scomparire”.
7 gennaio 2021