Intervista a Simone Livi (FdI): “Ho ottenuto consensi spalmati su tutta la provincia”

A circa una settimana dal voto incontriamo Simone Livi, candidato al Consiglio Regionale Marche nella lista Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni per Francesco Acquaroli Presidente.

È soddisfatto dei risultati conseguiti sia i  termini di coalizione che di partito anche in relazione ai  voti di preferenza  ottenuti? – “Conosco Francesco Acquaroli da molti anni e sono sicuro che le Marche non potesse avere un Governatore migliore. La sua presenza ha sicuramente dato impulso  alla mia candidatura, che ha rappresentato la convinzione di mettere le mie competenze e i miei contatti a disposizione del suo  progetto amministrativo. Al contempo la figura di Francesco, per l’onestà e per la dedizione al territorio che lo contraddistinguono, ha catalizzato il consenso che Fratelli d’Italia, grazie a Giorgia Meloni, sta progressivamente raccogliendo da parte di una larghissima platea di elettori, anche di varia appartenenza ideologica. Per quanto riguarda il mio risultato personale in termini di consensi, distribuiti abbastanza equamente su tutta la provincia, mi sembra si possa ascrivere all’impegno costante e interdisciplinare che  contraddistingue il mio operato in varie vesti sul territorio, anche per gli incarichi amministrativi che ho precedentemente ricoperto”.

Qual è la sua visione di Amministratore alla luce di eventuali incarichi che potrebbero interessarla in futuro? – “Amministrare secondo me significa prima di tutto amare il proprio territorio e pensare che quotidianamente ci siano problemi reali da risolvere per migliorare la qualità della vita dei cittadini, soprattutto di quelli in difficoltà. Il sottoscritto nelle varie esperienze amministrative si è sempre messo completamente a disposizione della collettività senza risparmiarsi. È principalmente necessario capire quali sono le priorità dei cittadini dal loro stesso punto di vista per coordinare un piano d’azione veloce e risolutivo. Spesso ci si trova di fronte a degli ostacoli costituiti sia da imprevisti, che puntualmente sopraggiungono, sia dal budget limitato che si ha a disposizione ma il compito di un amministratore è proprio quello di trovare soluzioni alternative nel più breve tempo possibile. Ho sempre onorato i miei incarichi con grande impegno e con la consapevolezza che i politici non sono tutti uguali e questo va dimostrato ogni giorno sul campo. Nel momento in cui si ricopre una carica elettiva istituzionale, proprio perché si è responsabili del bene collettivo, non ci si possono concedere errori o esitazioni ma, d’altra parte, non si può neppure improvvisare o affrontare con superficialità le varie fattispecie che devono invece essere analizzate attentamente proprio con l’ascolto e il confronto con chi meglio le conosce. Dialogo e scambio con i cittadini, con le associazioni e con le aziende, devono rappresentare la nuova quotidianità della politica inserita in un quadro etico di massima correttezza e trasparenza”.

Come ritiene debba essere  declinato in concreto il motto del nuovo Presidente Acquaroli “Le Marche che vorrei”? – “Credo che questo territorio abbia un grande bisogno di essere rilanciato  con scelte decise e forti. Sarà necessario rivalutare il nostro grande patrimonio naturalistico, storico-culturale, produttivo e umano anche attraverso un’accelerazione della ricostruzione post sisma che serva anche da volano per una economia ferita ancora di più dall’emergenza del Covid19. Rigenerare le nostre eccellenze e incentivare chi offre lavoro è alla base della rimessa in moto di un meccanismo che un tempo non molto lontano vedeva le Marche tra le più fiorenti regioni d’Italia, un esempio e un modello. La cosa certa è che chi ha un ruolo di governo deve fare in modo che ogni giorno si facciano piccoli ma significativi passi in avanti. Non si può più perdere tempo, è giunta l’ora di dimostrare professionalità e perseveranza. Gli obiettivi vanno raggiunti efficacemente, non solo proclamati in campagna elettorale, così come i marchigiani  hanno visto fare purtroppo da anni. È un impegno inderogabile che dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni sia come risultato che come esempio”.

Tornando ai Suoi propositi personali, come vede il suo impegno politico in prospettiva futura anche di lungo termine? – “Ritengo che ci sarà un grande lavoro da fare per risollevare la Regione Marche dalla situazione di crisi e dagli errori commessi dall’amministrazione precedente, decisamente bocciata dagli elettori. Ovviamente ci sarà spazio per tutti coloro che hanno a cuore la causa regionale e che condivideranno i metodi e contenuti dettati dal Presidente Francesco Acquaroli, già ben definiti nel programma di coalizione. Il Consiglio Regionale che si è delineato dopo le Elezioni del 20 e 21 settembre è un ottimo presupposto per un grande lavoro da parte di una rappresentanza ben equilibrata di referenti sul territorio e delle loro competenze che costituiranno delle risorse preziosissime. Sono certo che dirigenti, funzionari e tecnici sapranno fornire un  valido supporto all’azione di governo della Regione senza prevaricare o esautorare i ruoli, un vero cambiamento sarà possibile solo coordinando bene questi equilibri e assumendo ciascuno propri compiti e responsabilità sotto le linee guida del nuovo Presidente”.

Cosa pensa della crescita che il partito di  Giorgia Meloni sta giorno dopo giorno registrando in molte parti d’Italia? – “Innanzitutto ne sono entusiasta da cittadino Italiano e vado maggiormente fiero, come candidato di FDI, del mio ottimo risultato personale che ha rappresentato un bel valore aggiunto per il nostro partito che ha sempre dimostrato coerenza, decisione e gioco di  squadra e che vanta, probabilmente, l’unica vera grande leader europea nel quadro politico attuale, Giorgia Meloni, che ritengo sicuramente protagonista del futuro governo del Paese”.

30 settembre 2020

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