Scuola: giunte  ai dirigenti scolastici solo istruzioni, ripensamenti e contraddizioni

Scrive Simone Livi: “In questi giorni di campagna elettorale, girando la Provincia e incontrando tante persone, sto ricevendo varie  testimonianze di piccoli e grandi disservizi a danno di  singoli cittadini, professionisti, associazioni e istituzioni, che mi sono impegnato a segnalare.

Oggi in particolare non posso che sentirmi vicino al mondo delle  scuole che hanno riaperto i battenti in una situazione  ai limiti del paradossale. Per settimane si è tergiversato in balia della totale confusione, le linee guida del Governo, generiche e non risolutive, si sono limitate a dettare  principi teorici spesso in contraddizione tra loro e comunque difficilmente attuabili.

Gli operatori mi hanno riferito di aver ricevuto continuamente istruzioni, ripensamenti e contraddizioni che hanno disorientato il personale dirigente e amministrativo e impedito un approccio autonomo serio e coerente.

Anche per le famiglie il periodo estivo è trascorso tra annunci del Ministro  e rassicurazioni che  tutto sarebbe stato preventivamente programmato e  puntualmente realizzato e che sarebbe andato tutto bene,  in perfetta coerenza con lo slogan ipocrita in voga nel lock-down. Era prevedibile che il mondo della scuola, già in sofferenza per carenze endemiche, avrebbe dovuto affrontare questa nuova emergenza senza perdite di tempo, con decisioni ferme, concrete e coerenti, ma si è operato esattamente al contrario.

Non si è pensato ad esempio alle probabili carenze di organico e ad intervenire per tempo sul piano dei  trasporti scolastici che oggi diventa l’ennesimo anello debole della catena. Rimane ancora irrisolta la questione del rilievo della temperatura degli studenti, e la gestione dei certificati medici.

Mi dicono che in vari istituti della nostra Provincia,  a oggi, non siano ancora arrivate le mascherine tanto annunciate e che comunque quelle consegnate saranno sufficienti per solo 4 o 5 giorni, sperando sulla puntualità degli approvvigionamenti promessi. Per non parlare del problema dei seggi previsti in molte scuole che aggiungerà disagio al disagio.

Che non sarà un anno scolastico semplice è evidente, ma altrettanto evidente è che non sia gestita la crisi con la serietà che la situazione richiede. Un capitolo a parte meriterebbero le Università della nostra Provincia, di cui nessuno ancora si sta occupando.

Per questi e molti altri motivi auguro di cuore un buon inizio a studenti, famiglie, personale docente, non docente e amministrativo e soprattutto ai dirigenti scolastici che si trovano ad assumere responsabilità e carichi di lavoro professionalmente ed umanamente troppo gravosi. Devo comunque riconoscere agli operatori scolastici il merito di stare facendo l’impossibile, dando prova del grande valore che spesso dimentichiamo di riconoscere loro che nei prossimi mesi saranno gli angeli in prima linea come lo sono stati gli operatori sanitari nei mesi scorsi.

Simone Livi, candidato Consigliere regionale per Fratelli d’Italia

13 settembre 2020

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