Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo consiliare “Prima Treia” una nota sullo stato del fotovoltaico nel territorio treiese.
“La giunta di Treia si adegua al ‘no’ espresso dalla Provincia nei confronti del fotovoltaico a terra in zona Berta: un doveroso rigurgito di ambientalismo o un semplice pentimento tardivo del sindaco Capponi, che ha deturpato con distese di pannelli ettari su ettari di i terreni, per altro di proprietà familiare e di amici? Prima Treia chiede la convocazione immediata della Commissione urbanistica per verificare quale sia lo stato delle richieste sul territorio e definire un’azione univoca e di indirizzo nella politica ambientale comunale.”
I consiglieri di minoranza di Prima Treia chiedono il cambio di rotta sul consumo di suolo per il fotovoltaico che scongiuri un ulteriore impatto paesaggistico sul territorio cittadino.
“Ricordano in troppi che Treia è salita ai disonori delle cronache nazionali quando Vittorio Sgarbi dalla balaustra della piazza indicò a tutta Italia lo scempio di uno dei panorami più belli delle Marche -aggiungono i consiglieri di Prima Treia – Produzione di energie alternative e tutela ambientale e paesaggistica devono procedere di pari passo e i tetti (specie dei capannoni) sono la destinazione naturale degli impianti fotovoltaici. Ora che ci sono richieste di impianti è il momento per la giunta treiese di dimostrare se la sua svolta ambientalista è autentica e non episodica. In tal caso non avrà difficoltà ad accogliere la nostra proposta per una presa di posizione strutturale ed organica sulla questione”.
Gruppo consiliare di Prima Treia
18 agosto 2020