Il “Comitato pro Ospedali Pubblici delle Marche” esprime grande preoccupazione per la nomina di Mario Monti a Presidente della Commissione per la Salute e lo Sviluppo Sostenibile recentemente istituita dall’Oms Europa con il compito di “ripensare le priorità relative alle politiche da attuare alla luce della pandemia da coranavirus” e di “formulare raccomandazioni circa gli investimenti e le riforme per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari e di protezione sociale”.
La motivazione – I destinatari di tali raccomandazioni e delle eventuali convenzioni che ne dovessero scaturire, sono i 53 stati, tra cui l’Italia, che compongono la Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui presidente Hans Henri P. Kluge, ha spiegato che la designazione di Mario Monti è dovuta alla “stima per la sua leadership dimostrata come premier italiano in un momento critico, come commissario europeo e come presidente della Bocconi.”
Che ha fatto Mario Monti – Ricordiamo che Mario Monti è stato a capo del Governo che ha varato la Legge n.135 del 7 agosto 2012, detta anche “Decreto Balduzzi” dal nome del Suo ministro della sanità, ossia di quella legge tuttora in vigore che in nome del rispetto dei vincoli di bilancio e della revisione della spesa pubblica, ha imposto tagli alla sanità pubblica in termini di riduzione di posti letto, chiusure di reparti e ospedali, declassamento e accorpamento degli stessi, precarizzazione del personale, blocco del turnover e delle nuove assunzioni, transizione verso una più marcata privatizzazione della sanità attraverso l’esternalizzazione dei servizi sanitari anche ospedalieri e politiche atte ad incentivare la crescita e la diffusione sul territorio, a parità di requisiti, delle reti cliniche private piuttosto che della rete ospedaliera pubblica.
La manovra “lacrime e sangue” – La “buona” reputazione che Mario Monti si è costruito all’estero, passa attraverso “le lacrime ed il sangue” che sono stati imposti dal suo Governo al Paese, ai cittadini ed all’organizzazione statale, allo stato sociale ed ai servizi socio-assistenziali e sanitari, fallendo peraltro l’obiettivo di risanamento delle finanze pubbliche. Obiettivo a cui anche la denominazione “per la salute e per lo sviluppo sostenibile” della neonata Commissione dell’Oms Europa per la revisione dei sistemi sanitari nazionali, ci sembra purtroppo fare neanche troppo velatamente riferimento.
Un principio irrinunciabile – “Questo” ci sentiamo in dovere di ricordare al Ministro della Salute e segretario di Articolo 1 Roberto Speranza, e a quanti come lui in Italia hanno accolto plaudenti e gaudenti l’investitura alla presidenza della suddetta commissione dell’italiano Mario Monti.
Unitamente al richiamo ai principi della nostra Costituzione secondo cui la tutela della salute, fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, non può essere soggetta ad alcun commissariamento da parte di organizzazioni nazionali o sovranazionali (incluse commissioni e commissari di nomina) che non rispondono alla libera e democratica espressione della volontà popolare.
Beatrice Marinelli – Dirigente tecnico del Comitato Pro Ospedali Pubblici Marche
12 agosto 2020