Tonino Quattrini sulle fonti maceratesi tuona contro maggioranza e opposizione

Quanti problemi lasciati in sospeso o sui quali tranquillamente si sorvola a Macerata: relativamente alla scuola ci poniamo le domande: “Tra 30 giorni per i nostri figli alle lezioni: come? Le aule sono idonee? Sono sufficienti a garantire il rispetto delle regole attinenti l’emergenza Covid?”. In relazione ai problemi che stanno attraversando i settori di lavoro, economia e commercio traviamo a Macerata il silenzio più silenzioso: “Come si è pensato d’intervenire per creare le basi di una rinascita e di una ripresa vera e aperta al futuro?”         

Le scintille, ovvero la contrapposizione che per noi, Fronte Verde Ecologisti Confederati, rasenta il ridicolo, si accentuano sulle antiche fonti maceratesi: dieci anni di maggioranza, dei quali cinque da vice sindaco, è oggi il candidato del Pd, Narciso Ricotta, si ritrova con lo stesso argomento; dieci anni di politica di opposizione e nessuno che abbia minimamente inciso sull’Amministrazione per affrontare e risolvere il problema. Questa politica no va! Inconcludente e rissosa, annuncia i temi e non ne risolve mai uno.

Ha fatto di più l’architetto Silvano Iommi da semplice cittadino che una Amministrazione e trenta consiglieri comunali in cinque anni.

Per noi la soluzione c’è e andrebbe a coinvolgere l’architetto Iommi, il futuro assessore all’ambiente (Fronte Verde) e 10 piccoli agricoltori del nostro territorio: in tre mesi farebbero nascere a macerata un gioiello di Cultura, di Ambiente, di Bellezza e di Storia naturale.

Basta con i politicanti dello scontro e del contrasto, altrimenti saremo tra cinque anni ancora qui a parlare di fonti lasciate in abbandono.

Tonino Quattrini – Candidato Fronte Verde Ecologisti Confederati per Macerata

12 agosto 2020

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