Nettare delizioso
Il vino crudo a quei tempi si faceva con l’uva spremuta per avere il mosto che poi veniva fatto fermentare dentro botti ben pulite (oggi si fa anche con l’uva…). Il vino cotto era il vino crudo che bolliva in un callà finché di un quintale ne restavano una ventina di litri. Poi andava in una botte che mai era stata pulita. A Loro Piceno un vergà ottantenne raccontava che la botte del vino cotto nemmeno il nonno ricordava fosse stata mai pulita! In questo modo nella botte si forma la matre (la posa) che è l’unica a poter, dopo un paio di anni, donare il giusto sapore al vino cotto.
Cesare Angeletti