Continua il balletto della confusione, tanto da sembrare che il Covid 19 non disturbi solamente l’apparato polmonare ma anche l’equilibrio della facoltà di pensiero delle persone, specialmente di coloro che sono investiti a occuparsi delle problematiche via via insorgenti.
Dopo la situazione, per certi versi minimale della tazzina di caffè da ordinare per telefono od online, ne arriva una ben più grave e pressante: quella della sperimentazione del plasma iperimmune.
Dichiarano il responsabile regionale della Lega Marche, senatore Paolo Arrigoni, e i consiglieri regionali firmatari dell’interrogazione Sandro Zaffiri, Marzia Malaigia, Mirco Carloni e Luigi ZuraPuntaroni: “Marche unica regione d’Italia a sospendere la sperimentazione della cura per i malati Covid con plasma iperimmune. Lo ha deciso il presidente Ceriscioli, a distanza di oltre un mese (era l’8 di aprile) dall’adesione formale alla sperimentazione della terapia, dietro il parere del Comitato Etico regionale che ha respinto il protocollo, forse ipotizzando un rischio per la trasmissione di altre malattie. La decisione assunta è incomprensibile considerato che negli ospedali dove la sperimentazione è in corso da settimane (Mantova, Pavia, Lodi, Cremona, Padova e altri) si sono avuti risultati positivi e molto incoraggianti. Il gruppo dei consiglieri regionali della Lega ha già presentato un’interrogazione urgente a tutela dei marchigiani che hanno e rivendicano il diritto di avere le stesse opportunità di cura di tutti gli italiani. Chi non vorrebbe guarire senza dover passare dalla terapia intensiva come invece la sanità regionale sembra voler ribadire con le sue scelte? Ceriscioli metta da parte i cattivi consigli, magari di qualche virologo, e faccia, come al solito, il fanalino di coda dell’emergenza Covid. Pensi, seriamente e una buona volta, alla salute dei marchigiani consentendo da subito la sperimentazione con il plasma iperimmune”.
11 maggio 2020