Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, interviene in modo chiaro e incisivo su di un argomento, quello della creazione di un ospedale unico provinciale alla Pieve di Macerata, che negli ultimi giorni ha registrato una ferma presa di posizione anche da parte di altri primi cittadini: “La nostra provincia non ha bisogno di un ospedale unico ma ha bisogno di ospedali che sono i luoghi dove le persone dovrebbero essere curate. La questione dell’ospedale unico è questione politica, la tratti chi in questa emergenza non ha evidentemente altro da fare. Si lasci la scelta ai rappresentanti del territorio, che sono i sindaci, e si convochi la Conferenza di questi che da tempo non si riunisce più. Ho atteso giorni e giorni prima di intervenire. Sono perfettamente in linea con chi dice che non ha senso che il progetto dell’ospedale provinciale vada avanti perché si tratta solo di un progetto assurdo vista la situazione e che, sicuramente, non rappresenta la priorità almeno fino a che continueremo a vivere l’emergenza Coronavirus. La Sanità, anche in provincia di Macerata, va ridisegnata completamente perché sono cambiate le situazioni. Va riconvocata, come detto, la Conferenza dei sindaci e sto già provvedendo in questa direzione. Sulla gestione della sanità vedo molta approssimazione e una gran confusione: la Regione Marche si è dimenticata addirittura dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” in ben due Delibere con le quali ha tentato di mettere mano a un Piano per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Se piani e strategie nascono già zoppi figuriamoci quanto poco lontano possono andare. Questi sono argomenti di vitale importanza per le nostre comunità e i sindaci, in qualità di rappresentanti del territorio, dovrebbero essere i primi ad essere ascoltati e informati. Visto che la Sanità è a capo della Regione faccio appello a questa perché parta da qui per una discussione seria prima di prendere altre decisioni. Quanto agli ospedali continuo a dire: mettiamo a posto quelli che già ci sono e non creiamo nuove strutture che non servirebbero a nulla. Al massimo possono servire a far contento qualche politico, di certo non a curare i malati. Non sono nemmeno d’accordo con chi dice che se ci fosse stata una simile struttura avremo potuto reagire più tempestivamente. Sono cose ripetute da chi non sa che oggi ci sono persone costrette a farsi un’ora di macchina per arrivare al più vicino Pronto soccorso. Figurarsi poi cosa sarebbe successo riguardo proprio ai tempi: qui finirà l’emergenza e un Covid-Hospital unico ancora non ci sarà! Nel frattempo la gente non sa neanche dove deve andare a curarsi. Se non ci fossero ospedali come quello di San Severino Marche che, pur dimenticato dalla Regione, continua a fare la sua parte con personale che è veramente straordinario e che sta lavorando ben al di sopra delle proprie forze e non in sicurezza, in questo caos generale i cittadini potrebbero anche morire. La politica pensa ai propri interessi. A chi ragiona in questo modo dico di stare più vicino alla gente. Dico, cioè, di preoccuparsi dei malati veri e non di stare a pensare a quelli immaginari”.
14 aprile 2020