Ci informa Gabriele Amadei, dirigente regionale del Popolo della Famiglia e medico in pensione riguardo alle dichiarazioni di Luca Ceriscioli, governatore della Regione Marche sull’approvazione del piano assunzioni Asur, che a suo dire, coprirebbe al 100% il turn over di chi va in pensione.
Due miliardi… diluiti! – “Pochi giorni fa, Ceriscioli ha proclamato entusiasta alla stampa che la Sanità Marchigiana riuscirà a coprire il turn over del personale che andrà in pensione (nei prossimi 3 anni) e che il governo giallorosso ha messo a disposizione un finanziamento di due milioni di euro. In realtà l’attuale governo italiano ha più volte esaltato il risultato di essere riuscito a finanziare la sanità nazionale con altri due miliardi di euro. Peccato che questi due miliardi sono un finanziamento diluito in 12 (dodici) anni. 100 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 200 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032. Tanti, ma in dodici anni! La quota per quest’anno destinata alla Regione Marche sono giusto due milioni di Euro. Possono sembrare tanti, sono 4 miliardi delle vecchie lire, ma in pratica sono 1,33 € a marchigiano. In pratica i nostri governanti ci pagano un caffè”.
Come verranno spesi questi soldi? – “Il finanziamento verrà speso con il rafforzamento dei controlli sul posto di lavoro e per i consultori familiari. I consultori sono importantissimi, ma orientati prevalentemente sulla vita procreativa della donna ed eventualmente sul controllo delle nascite, non alla diagnosi e cura delle patologie (anche dei maschi!) che dovrebbero essere il primo e insostituibile obiettivo della sanità pubblica. Oltretutto, spesso il consultorio ha la funzione proprio di facilitare l’accesso ai metodi contraccettivi e all’aborto, nonostante ormai si levi il coro unanime di sconforto per la denatalità italiana. Forse a Ceriscioli non interessa la denatalità, con tutte le conseguenze che sta comportando e che comporterà?”
Assunzioni? A costo zero – “Ultimo trionfalismo consiste nello sblocco delle assunzioni che si traduce fondamentalmente nella stabilizzazione dei precari, quindi a costo zero per l’amministrazione, in quanto personale già stipendiato. E se erano pochi prima, pochi rimangono. La sanità in genere, ma soprattutto quella marchigiana, si basa sul lavoro e sulla disponibilità dei singoli operatori, medici e comparto, che devono mantenere i volumi di attività anche quando la dotazione del personale è diventata insufficiente. Che il politico, o l’amministratore, poi si vanti dei risultati, suona davvero come una beffa…”.
Copertura “tendenziale” ultima presa in giro – “L’apoteosi consiste proprio nella frase: ‘copertura tendenziale del 100% del turn over del tempo indeterminato…’ il ché rappresenta una contraddizione: tendenziale significa che tende a 100, ma non è detto che lo raggiunga, quindi o è messo lì per rassicurare, o hanno già deciso che non verranno tutti coperti! In pratica una presa in giro! Inoltre ‘assunzione-riconversione di figure professionali per nuove attività programmate, assunzione su posti vacanti o che si renderanno vacanti nel triennio…’; in pratica sta a significare che le riduzioni di servizi e personale già applicate negli anni passati non potranno essere né sostituiti né integrati”.
Conclusione? – “Lasciate ogni speranza o voi che entrate nel girone della sanità marchigiana!”
24 febbraio 2020