L’Angelo

di Buongarzoni don Mario

 

Sognai un bel sogno

ed era quasi l’alba.

Ero un vivente

e un Angelo era a me accanto.

Se camminavo

lui proteggeva il mio cammino.

Se piangevo

lui tergeva le mie lacrime.

Così, nel sogno,

per tutto l’arco della mia vita.

Ora che il corso del tempo

s’arrende alle memorie

son convinto che il sogno

era solo una realtà.

Ora, il mio Angelo, lo scorgo

presso un gran cancello

silenzioso ad attendermi.

Io, ch’ero nato

nel grembo di mia madre

rinascerò al bacio del suo amore.

Non avrò più spighe da mietere

né uve da pigiare.

Le mie lacrime raccolte

nel palmo della mano dell’Angelo

sono la chiave che m’aprirà

il cancello di un’eterna esultanza.

 

 

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