Ce ne occupammo tempo fa,
ora abbiamo le idee un po’ più chiare
Tempo fa ci interessammo delle scie chimiche e dell’Haarp (La rucola 124) ponendoci molte domande che rimasero senza risposta. Oggi abbiamo le idee un po’ più chiare, le scie chimiche stanno interessando vaste aree del pianeta e la loro funzione è di tenere in caldo la Terra che si sta avviando incontro a una piccola glaciazione, un fenomeno ciclicamente ricorrente. L’Haarp è un’altra cosa, inizialmente questo sistema di antenne in grado di controllare il magnetismo era in Alaska, oggi si è moltiplicato replicandosi in una decina di località sparse per il mondo. Una particolarità di questo sistema è che può provocare i terremoti (dicono che li provochi in determinate zone per alleggerire la faglia di San Francisco), fatto sta che, secondo un ricercatore, anche recentemente, quando c’è stato il terremoto in Emilia, i dati di Haarp sono stati oscurati, come in occasione di altri terremoti. Un segnale, captato dai più attenti, è che prima del terremoto in cielo si formano strane iridescenze, come delle piccole aurore boreali, causate dall’intensificarsi dell’attività magnetica. Tutto questo è preoccupante in quanto l’uomo sta intervenendo pesantemente sulla natura spezzando quello che è un perfetto equilibrio. Mentre le scie chimiche rilasciano sul suolo metalli pesanti altamente inquinanti e cercano di interrompere un iter della natura, Haarp è essenzialmente un’arma in grado di colpire zone sensibili (installazioni militari, scientifiche, aree produttive) mettendo in gravi difficoltà le nazioni interessate.
il Direttore