Questa fotografata è una scena quotidiana. Una persona con disabilità fa fatica a salire sul bus cittadino. Prima si stende, allunga il braccio e appoggia il bastone su una sbarra, poi si aggrappa ai corrimano e faticosamente si issa a bordo; riprende il bastone e finalmente cerca un posto a sedere.
Possibile che in una città che si professa accogliente i bus dell’Apm non riescano ad accogliere i cittadini con difficoltà di deambulazione?
Dove sono i servomeccanismi sbandierati?
Non su tutti i bus?
Sapete che, anche dove sono presenti, gli autisti non li mettono in funzione?
Allora, prima di affidare un autobus a un autista, l’Apm dovrebbe tenere a costoro un corso di buona educazione, cioè insegnare loro di aiutare le persone in difficoltà invece di rimanere incollati alla posto di guida.
Il rispetto per la persona umana viene prima di ogni regolamento: è una questione di coscienza!
L’òsse rotte
di Guano di Piazza
Poverina ha l’òsse rotte
co’ l’artrosi sta a fa bbòtte
je fa mal la cervicale
e camina porbio male
l’autovusse sinz’ascenzore
je mordiplica ‘l dolore!
27 dicembre 2019