La Regione Marche e la Fondazione Carima hanno messo a fattor comune le rispettive esperienze, competenze e risorse finanziarie sul tema degli archivi storici, in continuità con quanto già realizzato nell’ambito delle proprie programmazioni, avviando una collaborazione finalizzata ad attivare azioni sinergiche per il recupero della memoria delle comunità locali attraverso l’utilizzo di criteri metodologici e programmi coordinati di intervento.
Si inserisce in questo quadro il protocollo d’intesa siglato dai due enti nei giorni scorsi che, riconoscendo l’importanza degli archivi storici come veri e propri giacimenti culturali da tutelare e valorizzare, sostiene progetti che prevedano attività di messa in sicurezza, riordino, inventariazione, catalogazione, informatizzazione e digitalizzazione di documenti cartacei provenienti dagli archivi pubblici lesionati dal sisma della provincia di Macerata.
Il terremoto, oltre ad aver arrecato danni materiali ed economici al territorio maceratese, ha messo in pericolo l’integrità fisica degli archivi correnti e storici dei Comuni colpiti, rendendo inaccessibili materiali riferiti alla loro storia e alla cultura locale, che sono di primaria importanza per ristabilire il flusso della continuità e sostenere la rinascita di quest’area.
Si tratta, infatti, di fonti dirette di informazioni che rivestono grande rilevanza sia in termini identitari, sia per quanto attiene ad una compiuta riflessione sulla ricostruzione, che non deve essere intesa solo dal punto di vista fisico, ma altresì antropologico, storico e culturale.
Attraverso il protocollo, di durata biennale (2019-2020), la Regione Marche e la Fondazione Carima mettono a disposizione dei Comuni della provincia di Macerata rientranti nel cosiddetto “cratere sismico” fondi per il finanziamento di iniziative indirizzate alla conservazione, alla fruibilità e alla promozione di questi luoghi privilegiati della memoria.
Spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti: “Il protocollo firmato con la Regione Marche è un ulteriore segnale di vicinanza della Fondazione Carima alle popolazioni terremotate. Gli archivi storici custodiscono infatti un patrimonio documentario con enormi potenzialità informative, culturali e didattiche, che assume un ruolo cruciale nella difesa e nel rilancio di questi luoghi, che altrimenti sono tristemente destinati a scomparire”.
L’Assessore alla Cultura della Regione Marche, Moreno Pieroni, nel ringraziare la Fondazione Carima per la sensibilità e la collaborazione dimostrate, ribadisce l’importanza di questa azione che va a inserirsi in un intervento più ampio promosso dalla Regione attraverso l’emanazione dell’ultimo bando rivolto a Biblioteche e Archivi, che ha destinato ulteriori risorse perché queste strutture possano riattivarsi e ritornare a essere punto di riferimento per le comunità colpite. La cultura da elemento di “resilienza” a “fattore di sviluppo e rinascita”.
Le amministrazioni comunali interessate per accedere alle contribuzioni dovranno presentare apposita e motivata istanza alla Fondazione Carima nei termini e nelle modalità indicate nel protocollo, consultabile on line all’indirizzo www.fondazionemacerata.it.
Le domande verranno esaminate da una commissione di valutazione e quelle accolte, previa autorizzazione del progetto da parte della Soprintendenza archivistica e bibliografica di Umbria e Marche, riceveranno un contributo complessivo massimo di euro 10.000 ciascuna.
28 novembre 2019