Ricordate l’azione benefica, durante la guerra fredda, fornita dai tavoli di ping pong, che contribuì alla distensione tra occidente e oriente (attraverso lo scambio di visite tra giocatori di ping pong di Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese)?
Ebbene, un locale centrale di Treia, “Il Grottino”, sta seguendo la stessa politica e fa da apripista alla lotta contro la ludopatia e l’isolamento sociale favorito su internet dai social.
In questi giorni è stata aperta una sala giochi ecologici, dedicata ai frequentatori giovani e meno giovani, in cui sono state completamente eliminate le macchinette mangiasoldi -che prima facevano bella mostra di sé- e in loro vece sono stati installati giochi che riportano agli anni del secolo scorso.
Quindi nessun rischio d’intossicazione per i ragazzi che potranno cimentarsi al tavolo da ping pong o, in alternativa, gareggiare al calcio balilla, al flipper e con altri sport ludici che non comportano perdita di denaro e compulsione psicologica.
Insomma nella sala si potrà trascorrere il tempo libero in modo conviviale e costruttivo, allontanando i giovani e i meno giovani da intrattenimenti dispendiosi e che danno assuefazione.
Tra l’altro le gare a squadre o a rotazione servono anche da elemento socializzante e creano un’atmosfera di solidarietà tra gruppi, al contrario delle slot machine che irretiscono e corrompono i giocatori in solitari e inutili movimenti di mano, tirando su e giù la manovella senza sviluppare alcuna abilità nella mossa.
Le nuove-vecchie attività ricreative disponibili nella sala del Grottino svilupperanno invece la manualità, la prontessa di riflessi, il colpo d’occhio e l’intelligenza senza perdita di denaro e senza il pericolo di assuefazione.
Facciamo i migliori auguri di buona riuscita di questo esperimento ai gestori del locale pubblico e ci complimentiamo con loro per il coraggio dimostrato, anche rimettendoci dal punto di vista economico per la rinuncia da loro fatta alle slot machine.
Paolo D’Arpini
18 novembre 2019