La luce dell’intero firmamento
ho visto accendere il tuo volto
solitamente spento,
donna in bilico,
vagante sempre ai margini,
povera d’intelletto e di parola,
sola nella tua strana dignità.
Presto sarò nonna.
Poi un sussurro: è una grazia.
E in quel sussurro c’era lo stupore
di Elisabetta, di Sara, di Maria,
e di ogni donna che ti rassomiglia,
beata come te di naufragare
nei mari del Mistero.
Lasciate che le cattedre e i pulpiti
scompaiano sotto la polvere.
Se un raggio solamente della luce
che ho visto sul tuo volto
accarezzasse il mio,
io, la straniera,
testimone d’accusa
nel processo alla vita,
potrei per qualche istante riposare,
guardare un fiore
ed abbassare il capo.
Franca Petracci
3 novembre 2019