Si è aperto il sipario giovedì 24 e venerdì 25 ottobre sulla nuova stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa dal Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiBACT.
Anche quest’anno un cartellone variegato con grandi compagnie, nuova drammaturgia e classici, maestri indiscussi della scena e spettacoli di danza.
L’avvio è stato affidato alla regista e autrice Lucia Calamaro e al bravissimo Silvio Orlando con “Si nota all’imbrunire”, testo vincitore di tre premi UBU, e ricco di tante emozioni, un testo che ci parla del male moderno della “solitudine sociale”.
La trama
La storia ci racconta di un uomo che all’inizio si presenta in vestaglia, indolente, accidioso, critico verso tutto e tutti. È un padre di famiglia, che vive ormai solo in un paesino solitario esso stesso e sembra quasi felice di questa solitudine e ne ridiamo insieme con lui, delle sue manie, dei suoi piccoli riti da solitario.
Poi però arriva prepotente il dolore che lo pervade, il dolore per la perdita della sua amata moglie, e le sue rughe che prima si aprivano al riso ora sono la maschera della tristezza e della durezza.
Lo spettacolo ruota attorno ad un fine settimana in cui i tre figli Alice, Vincenzo e Maria, e il fratello Roberto, sono andati a trovarlo.
Il commento
E anche loro appaiono personaggi con la maschera come corazza, indossata a nascondere le loro fragilità per cercare di demolire quella del padre offrendo tenerezza e comprensione.
I vari tentativi ci appaiono a volte grotteschi, vanificati quasi con disprezzo dall’atteggiamento di Silvio Orlando che a tratti risulta anche antipatico e sprezzante.
Il finale poi (che non vi raccontiamo) arriva quasi inatteso e ti inchioda alla poltrona, parola per parola, a smuoverti l’animo fino in fondo e, come dice la regista stessa: “Ci costringerà a chiamare qualcuno della nostra famiglia per farlo uscire o per fargli solamente un po’ di compagnia”.
Gl’interpreti
L’ottimo Silvio Orlando è affiancato da Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini. Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Ornella e Marina Campanale, le luci di Umile Vainieri. Lo spettacolo è una produzione Cardellino, Napoli Teatro Festival Italia, Teatro Stabile dell’Umbria.
Lucia De Luca
3 novembre 2019