In tempi antichi c’era il diavolo in casa? Sì, e attizzava il fuoco…

Per attivare e ravvivare il fuoco del focolare, si faceva uso del cosiddetto cioffiató (soffiatoio), costituito da un ramo di sambuco vuotato della midolla, oppure da una vecchia canna di fucile. Ma per i fornelli a carbone si adoperava la svèndola, un rustico ventaglio di piume di tacchino (in foto). Però, quando le vergare avevano fretta e quindi avevano necessità che il carbone si accendesse e arroventasse più prestamente, oltre a usare la svèndola, posavano sopra i fornelli lu diàulu (il diavolo). Questo altro non era che una specie d’imbuto di latta che, posto a rovescio sopra i carboni, aveva chiaramente la funzione di aumentare il tiraggio dei fornelli. Chiesi un giorno a una “vergara” come mai quell’attrezzo si chiamasse con quel brutto nome e lei mi rispose: “Cunusci quarchidù che ‘ttizza lu fócu mèjo dér diàulu? (Conosci qualcuno che attizza il fuoco meglio del diavolo?)”.

Claudio Principi

4 settembre 2019

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