Due giorni in cammino lento con il CAI da Visso a Colfiorito

Il Gruppo regionale marchigiano del Club Alpino Italiano, in particolare le sezioni di Camerino, di Fermo, di Macerata e di San Severino Marche, hanno allestito una due giorni sul Sentiero Italia Cai paesaggisticamente e storicamente molto significativa. Le tappe del Cammina Italia Cai toccano due parchi: il Parco nazionale dei Monti Sibillini, percorso più a sud e il Parco regionale di Colfiorito, che ha peculiarità uniche, salendo e discendendo tra i 600 e i 1500 metri di altitudine. Sono terre ricche di acqua e quindi di vegetazione, si affrontano praterie di alta quota frequentate dai pastori con i loro greggi.

 

Prima tappa

Visso-Pantaneto, sabato 22 giugno

Si parte dalla sede del Parco dei Sibillini, raggiunta dall’ultima staffetta umbra, là dove il testimone è passato da un gruppo regionale all’altro. Si cammina per 14 chilometri tra dolci ondulazioni e strappi, godendo del panorama tra il monte Fema e il Monte Cavallo, in una splendida riserva naturale che offre praterie, pascoli, boschi e sentieri in una flora con oltre 650 tipologie di piante differenti, alcune delle quali sono del tutto assenti nel resto del panorama regionale. La fauna invece consente di poter avvistare istrici, lupi e gatti selvatici. L’arrivo a Pantaneto, frazione del Comune di Monte Cavallo dove vivono poco più di un centinaio di persone, è previsto dopo sette ore di cammino lento. Una frazione che è punto di riferimento importante per chi ama il trekking visto che è da qui che prendono il via innumerevoli percorsi, di differente lunghezza, per tutti i gusti. A Pantaneto, da dove parte un percorso circolare del Monte Cavallo, non mancano narrazioni leggendarie, come quella secondo cui in tempi lontani fu ucciso un uomo e nascosto un tesoro. Dopo aver camminato nel corso della giornata, alle 17.30 è prevista una conferenza sul tema “Sentiero Italia CAI e Turismo lento, contributo alla rinascita dell’Appennino” leit motiv dell’intero percorso, fortemente sentito qui dove alla rinascita del territorio si unisce il sentimento di reazione positiva ai disagi e alle penalizzazioni causate dai forti terremoti del 2016. Una cena conviviale concluderà la giornata.

Info: partenza alle ore 8.30 da Visso; arrivo alle ore 15.30 circa a Pantaneto; lunghezza del percorso 14 km. con un dislivello di 1000 metri.

 

Seconda tappa

Pantaneto-Colfiorito, domenica 23 giugno
Si parte percorrendo la valle del Chienti, per passare da Serravalle del Chienti, dove le fonti e le acque sono maggiori degli abitanti (un migliaio) e dove si vive di pastorizia, di artigianato edile e di rivendita del legname. Il percorso offre altopiani, alternati ad ambienti umidi, boschi, pascoli, campi coltivati. Percorrendo i 15 chilometri e mezzo del percorso prescelto, si raggiungono gli altopiani carsici di Colfiorito, dominati dall’elemento idrico. La Paludem è naturalmente l’habitat ideale per diverse razze di uccelli, molti dei quali migratori, mentre il terreno offre naturali inghiottitoi, una torbiera che ne determina la ricchissima flora, un sistema idrogeologico che si perde nella notte dei tempi (non a caso, non lontano da Colfiorito furono rinvenuti i resti di un antico ippopotamo, antenato dell’ippopotamo del nostro tempo). Il sistema di altopiani (Plestini) rappresentava un punto importante di comunicazione tra Tirreno e Adriatico nella preistoria e fino all’epoca romana, come numerosi resti dimostrano. Si rimane comunque tra le Marche e l’Umbria (Colfiorito fa parte della provincia di Perugia). La destinazione è a Colfiorito dove due sono gli appuntamenti clou: ogni anno è fissata ad agosto la tradizionale sagra della patata rossa giunta alla sua 42^ edizione; ma c’è anche un festival celtico molto partecipato. L’arrivo della staffetta, domenica 23, a 760 mt di altitudine, qui dove vivono poco meno di 400 abitanti censiti, è previsto dopo sei ore e mezzo di cammino.
Info: partenza alle ore8.30 da Pantaneto; arrivo alle ore15 circa a Colfiorito; lunghezza del percorso 15,5 km. con un dislivello di 500 metri.

É previsto un servizio navetta per recuperare le auto dei partecipanti. Per chi intende pernottare all’Eremo Beato Rizzerio (a Coda di Muccia, provincia di Macerata), le prenotazioni si accettano fino al 16 giugno, anche per chi intende partecipare solo alla cena.
Contatti: 

Marco Ceccarani (Cai Macerata) tel. 348-6629284;

Giulio Tomassini (Cai Camerino) tel. 329-2609928;

Marino Scattolini (Cai S. Severino Marche) tel. 335-6589941

e.mail sicai.marche@gmail.com

10 giugno 2019

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