La tradizione musicale bandistica legata alle feste del Santo Patrono si è puntualmente rinnovata giovedì 23 maggio davanti la stupenda basilica di San Venanzio Martire ancora chiusa ma, come ha sottolineato Don Marco Gentilucci, che il prossimo anno ritornerà al suo splendore.
Un concerto, quello organizzato dal comitato festeggiamenti, che vede protagonista la Banda musicale Città di Camerino e che dopo il sisma del 2016 acquista un profondo significato.
Come da tradizione i 45 componenti e il numeroso pubblico presente, hanno anche quest’anno sfidato le basse temperature climatiche ma la musica proposta è riuscita a riscaldare tutti.
Un programma che è iniziato con l’Inno a San Venanzio Martire composto da I. Cicconi e strumentato per banda dal Maestro Nelio Biondi. A seguire i musicisti hanno proposto “Arsenal” di J. Van De Roost, il tema di “Giù la testa” di Ennio Morricone, un omaggio a Fabrizio De Andrè e a Lucio Battisti. Il Maestro Vincenzo Correnti con il suo inseparabile clarinetto e nello stile e spirito che lo caratterizzano ha proposto “America” di Henghel Gualdi.
Apprezzato il momento dedicato alla musica medievale in spirito con la Corsa alla Spada e Palio. Sono stati eseguiti “La Dama e il cavaliere”, una composizione di Vincenzo Correnti dedicata alla manifestazione camerte e “Danze di Corte” di Michele Mangani
Bella musica, ottime le esecuzioni. Un gruppo di giovani molto affiatati che sotto la direzione del Maestro Vincenzo Correnti sono una bella realtà musicale non solo cittadina ma del territorio. Numerose le collaborazioni con importanti solisti che hanno apprezzato l’ottimo livello di questa formazione.
24 maggio 2019