Una poesia dedicata agli atleti, campioni di vita e di “bellezza”, che in questi giorni gareggiano a Corridonia per i Mondiali Paralimpici di Ciclismo 2019.
Cari ragazzi di ferro e danze
Romba di bellezza
sulla ruota più difficile,
il coraggio umano.
Muove dona e illumina,
la stagione più aspra,
il cuore speso.
Diventa festivo e combattivo
il respiro rinato
sull’asfalto del deserto
che ora non c’è più.
Cari ragazzi di ferro e danze,
ho solo un’ala anch’io
ma non di qualità, di sogno
e di volontà a colori
come la vostra.
La mia ha più pianto che sudore,
su per la collina degli ulivi.
Metto allora in tasca
l’esempio che spargete,
i visi normali e dritti verso il cielo,
il circuito che vi spaventa
ma non vince
e da subito divento ricco,
un altro e nuovo
in questa società
dalle troppe spese.
Mario Monachesi – 9/12 maggio 2019
9 maggio 2019