Immobile ed immutabile
cielo di neve
tu sai di eterno.
Dolore che non si scioglie
è la tua cupezza.
In te si specchia il limbo
dove i vivi si perdono,
tenerezze e furori
pietrificati si annullano
nel grigio del tuo volto.
Cielo di neve
adesso è quasi sera.
Contro la luce del lampione
mi pare di veder palpitare
qualche atomo bianco
pulviscolo di luna
stille di vita.
Grazie Signore:
è sera,
e io sto piangendo.
Franca Petracci
19 aprile 2019