Ovvero: i ricordi di Alvaro, III puntata
I cambiamenti nei complessi musicali sono frequenti e anche il “The Original Quintet” non sfuggì a questo destino. Il primo a lasciare il gruppo fu il batterista Ivo Scarponi, passato professionista, che venne sostituito da Alberto Pieri, cantante-batterista. Anche Alberto ben presto si dette alla professione, con Vittorio Iommi che subentrò in sua vece. Più tardi, per divergenze musicali, se ne andò Gentili, alias Peppe de Filò. A questo punto, dovendo arginare la continua emorragia, i restanti decisero di cercare nuovi elementi stabili nonché validi. Furono fortunati perché incontrarono due musicisti preziosi: il maestro Ruggero Antonelli, pianista e tastierista di grandi capacità, e Sandro Tacchi, ottimo chitarrista e cantante. Con i nuovi personaggi il “The Original Quintet” fece un bel salto di qualità, allargando il repertorio e modernizzandolo per soddisfare le richieste del pubblico più giovanile.
La frittata da Forcò
Tornando da Sarnano, dove abitualmente suonavamo in estate, ci venne fame ma essendo le tre di notte i ristoranti erano tutti chiusi. Decidemmo di andare da Forcò, un mezzadro di Montecassiano, amico di Alberto, il cantante del gruppo. Giunti sul posto, scesi dalla macchina, ci mettemmo a gridare: “Forcò, dacce da magnà’… daje, non fa’ lu rospu… facce ‘na frittata!” Dopo un po’ si aprì una finestra, si affacciò Forcò dicendo: “Chj adè che a le 4 de la matina roppe li co…” rispose Alberto: “So’ io, dacce da magnà ‘che ccosa, non fa’ lu romiciu!” Forcò, riconosciuto Alberto ci venne ad aprire e ci fece accomodare in cucina dove prese una grande padella per la frittata. Alvaro e Alberto cominciarono a rompere le uova, arrivati a 25 Forcò disse: “Ce vulìmo mette’ un pizzittu de salamittu?” – “E che no?” fece eco Alberto. Cotta la frittata profumata di salame, versato il vino e affettato il pane in dieci minuti la tavola era stata spolverata! “Adesso chi paga?” chiese Forcò. “Ce vai a la messa?” gli fu replicato, al che rispose: “Scì!” – “Allora manna lu cuntu a lu prete perché dice sempre: dar da bere agli assetati e dar da mangiare agli affamati!” capita l’antifona Forcò disse: “Se adè cuscì gliélu manno subbito… ma sarrà diffcile che me lu paga!” Ripartimmo alle 5 per fare rientro a Macerata. Per noi la giornata era finita bene ma… per Forcò?
Quella volta con Miranda Martino
Al “The Original Quintet” capitava spesso di lavorare con cantanti di fama nazionale e una sera, a Servigliano, furono chiamati per accompagnare niente meno che Miranda Martino. Tutto era pronto, mancava la cantante e Alvaro andò a chiamarla nel suo camerino… la trovò davanti a una bottiglia di liquore mezza vuota, in evidente stato… diciamo alticcio… La situazione non era bella ma, sapendo che aveva un repertorio di canzoni napoletane, Alvaro le disse: “Questa sera ha aggiunto una canzone nuova al suo repertorio…” – “Quale?” rispose lei, al che Alvaro replicò: “Me so’ ‘mbriacata… e sòle!” Miranda Martino scoppiò in una sonora risata e la serata, in qualche modo, andò avanti.
La sbornia di Cingoli
Il 27 dicenbre del 1961 l’Istituto Magistrale di Cingoli organizzò un veglione studentesco: faceva un freddo bestiale e il teatro dove il “The Original Quintet” si sarebbe dovuto esibire non era stato riscaldato, così i nostri amici pensarono di difendersi dal freddo con un bottiglione di brandy da due litri! Ma questo non fu sufficiente e già a metà serata il brandy era terminato. Lasciamo alla vostra immaginazione come furono le esecuzioni dei brani.. nessuno dei musicisti ricordava più né gli attacchi né i finali dei pezzi… Alvaro ricorda solamente che qualcuno chiese cosa stesse succedendo. A quel punto, in un attimo di rinsavimento, pensarono bene di fare una sosta per riposare e per ingurgitare una gran quantità di caffè. Due di loro vomitarono anche l’anima mentre gli altri, stesi su un divano, cercavano di riprendere i sentimenti e le forze. Ci riuscirono solo dopo una mezz’oretta. Rientrarono e si presentarono sul palco accolti da un applauso fragoroso! Una voce dal pubblico urlò: “Anche ‘mbriachi sonéte sempre vè’!” Certo che il pubblico, in genere esigente, a volte è proprio strano, no?
I Brutos
Serata danzante organizzata nell’ambito della Mostra della Calzatura a Civitanova Marche, ospite della festa il famoso complesso dei Brutos. Non fu possibile fare le prove, anche perché i Brutos, nelle loro esecuzioni, erano imprevedibili… ma, come se questo non bastasse… al momento dell’esibizione, racconta Alvaro: “Dovemmo accompagnarli sul palco a uno a uno: due erano completamente sbronzi, due alticci e il solo cantante era sobrio.” La serata fu tragicomica e solo con grande fatica il “The Original Quintet” riuscì a portarla a termine: più che musicisti sembrò loro di essere dei buttafuori!
continua