Paolo Arrigoni, responsabile della Lega per la provincia di Macerata e le Marche, respinge al mittente le accuse mosse alla Lega nel corso del congresso provinciale di Forza Italia.
Afferma Arrigoni “La Lega agisce con estrema chiarezza, ma non si fa dettare l’agenda da nessuno che non siano i cittadini. A Macerata si voterà tra un anno e siamo già in pista per liberare i maceratesi dagli effetti della cattiva politica del PD. Tra un mese però si vota in molti comuni della provincia e la Lega si sta concentrando non sul parlare ai tavoli, ma sul dovere di esprimere sindaci e amministratori che diano nuova spinta a tutto il territorio”.
Per il Carroccio è dunque impensabile che a Macerata la collaborazione si misuri dalla quantità di trattative anziché dalla condivisione dei contenuti.
Aggiunge l’onorevole Tullio Patassini, chiamato in causa come traghettatore di tessere verso il Carroccio: “Visto l’avvicinarsi della Pasqua vien da dire che Forza Italia dovrebbe fare un bell’esame di coscienza anziché nascondersi dietro ad un fantomatico latte versato. Altro che correre in soccorso dei vincitori: i cittadini scelgono in base alle risposte, non alle proposte e la Lega dimostra ogni giorno di dare risposte forti e chiare su tutto, con buona pace del presidente del parlamento europeo Tajani e del senatore Cangini che il territorio lo vivono al telefono e sulle colonne dei giornali anziché in piazza”.
Una considerazione quest’ultima condivisa anche dal senatore Arrigoni: “Forza Italia a Macerata non accetta lezioni da un ‘personaggio’ come Salvini? Peccato, perché come, dice il suo nuovo coordinatore Sacchi, i voti bisogna prenderli e… Salvini lo fa!”.
15 aprile 2019