È la faccia deforme di un mondo
dove l’anima si lascia andare
alla società del suo tempo:
Eccolo l’uomo in divisa,
avvelenato da una natura
violenta e morta che chiede
un germoglio di vita
alle assurdità umane.
Ma solo non regge alla strage
silenziosa
che come un’immensa catena,
o un deserto rovente, lo perde
nello spazio, dove l’età scompare
per conoscere il vuoto
e il nulla eterno.
(Dedicata agli Uomini in Divisa che si suicidano perché non reggono alla difficoltà del loro duro lavoro)
Mauro Ruzzu
15 aprile 2019