Almeno secondo la cartellonistica stradale
Macerata, città tesa a soddisfare tutte le esigenze, almeno secondo gli appellativi e le scritte… Tutto ebbe inizio con la consacrazione alla Madonna per cui Macerata fu conosciuta come Civitas Mariae, in ricordo di una fede papalina sempre più scolorita. Poi una Amministrazione dalle belle parole e dai concetti altisonanti la ribattezzò (termine improprio e anche poco ben visto da quel colore politico) in un pomposo “Città della Pace”. Forse, sotto sotto, era anche una città di burloni perché qualcuno, rimasto sconosciuto, ebbe l’idea, molto esplicativa, di aggiungere in fondo alla frase la parola “eterna”: Città della Pace…eterna”, a significare un profondo immobilismo politico, strutturale e sociale. E’ di questi giorni un nuovo appellativo, certificato con stampato autoadesivo, in cui si legge “Città della Massoneria”: massoni… muratori… cementificazione… il passo è breve!